Scuola di specializzazione

Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia

Scuola riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione

La Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia SAGARA, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (decreto n. 12A09083, G.U. del 21.08.2012), intende fornire gli strumenti concettuali e pratici che, partendo da una prospettiva psicodinamica, configurano in concreto i possibili terreni operativi dell’etnopsicoterapia. Ha lo scopo di formare specialisti con competenze cliniche per la prevenzione, la diagnosi e la cura del disagio psicologico nei contesti multiculturali che caratterizzano le società contemporanee.


Alla fine del percorso formativo gli psicoterapeuti saranno in grado di lavorare nei contesti iso- e allo-culturali consapevoli delle complessità sociali, culturali e individuali dei soggetti attivi in ogni processo terapeutico. Essi sapranno aprire nell’incontro terapeutico spazi di negoziazione e intervento tra diversità e praticare proficuamente le zone di snodo e gli spazi deputati alla reciprocità intersoggettiva. Gli psicoterapeuti disporranno quindi degli strumenti necessari per poter interagire positivamente anche con sistemi di pensiero, interpretazioni e tecniche provenienti da altri mondi culturali e da chi in quel momento li rappresenta.


Didattica

Il programma formativo della Scuola si articola su 2.400 ore complessive, comprensive delle attività teoriche, teorico-pratiche e di tirocinio.

Al termine di ciascun anno i docenti dei vari corsi effettueranno la verifica del raggiungimento degli obiettivi specifici nella forma che riterranno più idonea (esame orale, scritto, individuale o di gruppo) della quale verrà redatto un verbale. La discussione della tesi conclusiva per il raggiungimento del titolo sarà possibile solo dopo l’ottenimento di una valutazione positiva alle verifiche di fine corso.

I singoli esami sono valutati in 30esimi e la tesi finale in 70esimi.

Gli elaborati di passaggio d’anno sono valutati con giudizio: insufficiente, scarso, sufficiente, discreto, buono, eccellente, ottimo.


  • CORSI I ANNO

    ATTIVITA'FORMATIVE



    PSICOLOGIA GENERALE

    La rappresentazione corporea: strumenti e metodi per una riflessione critica sui processi cognitivi e neuropsicologici.

    • Lelia Pisani

    PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

    – Sviluppo affettivo; cognitivo; sociale e del linguaggio

    – Sviluppi e metanalisi della teoria dell’attaccamento

    – Processi evolutivi nell’adolescenza

    • Federica Gamberale

    PSICOPATOLOGIA

    Psicopatologia dinamica e clinica:

    – disturbi d’ansia  

    – disturbi dell’umore

    – disturbi schizofrenici

    • Salvatore Inglese
    • Carlo Maci
    • Giovanni Martinotti

    PSICHIATRIA

    Concetto di disturbo mentale e sistemi nosografici; semeiotica psichiatrica.

    • Carlo Maci

    PSICOPATOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA

    Teorie dello sviluppo della Psicopatologia

    Disturbi psicopatologici della prima infanzia

    • Giorgio Caviglia
    • Sandra Maestro

    DIAGNOSTICA CLINICA

    DSM-5; PDM-2 

    • Giorgio Caviglia

    PRINCIPALI INDIRIZZI PSICOTERAPEUTICI: TEORIE E MODELLI A CONFRONTO

    Psicoanalisi e analisi psicologica: S. Freud, C. G. Jung, J. Lacan

    • Maria Armezzani

    ETNOPSICOANALISI ED ETNOPSICHIATRIA

    Fondamenti:

    a. Le parole che contano (psiche, cultura, universalismo, relativismo, ecc.)

    b. Teoria degli attaccamenti

    c. Ordinare il disordine (intrusioni dei conflitti, del numinoso, della malattia)

    d. Funzione patoplastica e sindromi ordinate dalle culture

    e. La continuità culturale

    f. Controtransfert culturale

    • Salvatore Inglese

    PSICOLOGIA GEOPOLITICA CLINICA

    La dimensione geopolitica come nucleo della soggettività.

    Emozioni politiche ed emozioni geopolitiche.

    Dall’etnopsichiatria alla psicologia geopolitica clinica.

    • Lelia Pisani

    ETNOPSICOTERAPIA

    Il setting e la tecnica etnopsicoterapeutica nella terapia individuale.

    • Pietro Ferrero
    • Barbara Mamone

    L’INTERVENTO ETNOPSICOTERAPEUTICO IN PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

    – Infanzia e adolescenza: salute e malattie

    – Famiglie nei nuovi contesti sociocuturali:

    – Prime, seconde, terze generazioni

    – Intervento clinico con le famiglie

    • Marie Rose Moro
    • Maddalena Pompili

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: role playing di sedute terapeutiche

    • Giorgio Caviglia
    • Maddalena Pompili
    • Federica Gamberale
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero

    SUPERVISIONE

    Presentazione orale di sedute terapeutiche.

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: presentazione orale delle sedute terapeutiche

    • Giorgio Caviglia
    • Federica Gamberale
    • Maddalena Pompili
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta

    • Federica Gamberale
    • Maddalena Pompili
    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero

    TIROCINIO

    L’allievo dovrà effettuare 100 ore di tirocinio in strutture convenzionate.

    La scelta della struttura sarà effettuata all’inizio dell’anno di corso con il tutor.



    I ANNO | TIROCINIO | 

  • CORSI II ANNO

    ATTIVITA'FORMATIVE


    ANTROPOLOGIA

    1. Antropologia culturale e scienze della psiche: modelli teorici a confronto.

    2. Il ciclo della vita umana: nascita, morte, riti di passaggio.

    3. Il sacro e la sua sedimentazione sociale.”

    • Laura Faranda
    • Valerio Petrarca

    PSICO-ANTROPOLOGIA

    1. Cultura e personalità nella tradizione di studi antropologici.

    2. Corpo biologico e corpo sociale: gli strumenti di lettura della psicoantropologia.

    3. Sesso, genere, emozioni: alcuni casi studio.

    • Laura Faranda
    • Lelia Pisani

    ANTROPOLOGIA DELLA SALUTE E DEI SISTEMI DI CURA

    Diventare umani: filogenesi della specie e antropopoiesi.

    • Stefania Consigliere

    PSICHIATRIA

    Tossicodipendenza e doppia diagnosi.

    • Giovanni Martinotti

    PSICOPATOLOGIA

    Psicopatologia dinamica e clinica: i disturbi somatoformi, dissociativi e di personalità.

    • Carlo Maci
    • Salvatore Inglese

    PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

    Disturbi dell’adolescenza.

    • Sandra Maestro

    DIAGNOSTICA CLINICA

    Disturbi di Personalità

    • Giorgio Caviglia

    PRINCIPALI INDIRIZZI PSICOTERAPEUTICI

    – I luoghi della notte:disagio giovanile e tossicodipendenze (Cooperativa CAT)

    -L’ambulatorio migrazione e salute (DSM Macaccaro ASL TO2)

    • Maria Armezzani

    ETNOPSICOANALISI ED ETNOPSICHIATRIA

    Il setting e la tecnica nella terapia con le famiglie.

    • Salvatore Inglese

    PSICOLOGIA GEOPOLITICA CLINICA

    I traumi intenzionali: persecuzioni e torture.

    Il funzionamento psichico del persecutore: meccanismi di difesa e adattamento.

    • Lelia Pisani

    ETNOPSICOTERAPIA

    Il setting e la tecnica nella terapia di gruppo

    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero

    L’INTERVENTO ETNOPSICOTERAPEUTICO IN PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

    Servizi di presa in carico in società multiculturali

    a. Malattie e salute del bambino e dell’adolescente, l’influenza delle variabili culturali

    b. Problemi dei servizi e loro organizzazione

    • Marie Rose Moro
    • Maddalena Pompili

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: presentazione orale delle sedute terapeutiche

    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero
    • Carlo Maci

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: trascrizione di sedute terapeutiche.

    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone
    • Carlo Maci
    • Pietro Ferrero

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: registrazione audio o video di sedute terapeutiche.

    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero
    • Carlo Maci

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: role playing di sedute terapeutiche.

    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero
    • Carlo Maci

    SUPERVISIONE

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta.

    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone
    • Pietro Ferrero
    • Carlo Maci

    TIROCINIO

    L’allievo dovrà effettuare 150 ore di tirocinio in strutture convenzionate.

    La scelta della struttura sarà effettuata all’inizio dell’anno di corso con il tutor


    II ANNO | TIROCINIO | 

  • CORSI III ANNO

    ATTIVITA'FORMATIVE


    PSICO-ANTROPOLOGIA

    1. Tecniche del corpo: i linguaggi extraverbali, il vissuto delle emozioni.

    2. Riti di iniziazione e ” segni sul corpo” nel vissuto adolescenziale: uno sguardo antropologico.

    3. Le condotte alimentari: modelli culturali, tabu e prescrizioni sociali

    • Laura Faranda
    • Lelia Pisani

    L’INTERVENTO ETNOPSICOTERAPEUTICO IN PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

    – Adozione internazionale

    – Problemi identitari dei figli adottivi

    – Sostegno psicologico alle famiglie adottanti

    • Marie Rose Moro
    • Gaia Petraglia
    • Maddalena Pompili

    ETNOPSICOTERAPIA

    Il setting e la tecnica nella terapia con le famiglie.

    • Federica Gamberale
    • Lelia Pisani

    ETNOPSICOANALISI ED ETNOPSICHIATRIA

    – La necessaria multidisciplinarietà: questioni di metodo

    – Epistemologia critica

    – Il principio di complementarietà

    – Approcci multidisciplinari: vantaggi e problemi

    • Salvatore Inglese

    ANTROPOLOGIA

    – La nozione antropologica di “crisi della presenza”

    – Modelli di sofferenza: repertori e dispositivi rituali

    – Le forme del sacro: movimenti e dinamismi religiosi in contesti extraeurope

    • Laura Faranda
    • Valerio Petrarca

    PSICOPATOLOGIA

    Disturbi del narcisismo

    • Carlo Maci
    • Salvatore Inglese

    PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

    Disturbi del comportamento alimentare

    • Giorgio Caviglia
    • Sandra Maestro
    • Gaia Petraglia

    PSICOFARMACOLOGIA

    – Storia della psicofarmacologia

    – Antidepressivi

    – Ansiolitici sedativi e ipnotici

    • Giovanni Martinotti

    SUPERVISIONI

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: trascrizione di sedute terapeutiche

    • Carlo Maci
    • Barbara Mamone
    • Giorgio Caviglia
    • Pietro Ferrero

    SUPERVISIONI

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: presentazione orale delle sedute terapeutiche

    • Barbara Mamone
    • Giorgio Caviglia
    • Pietro Ferrero
    • Carlo Maci

    PSICOLOGIA GEOPOLITICA CLINICA

    L’organizzazione traumatica dell’esistenza:

    a) acculturazione e deculturazione traumatica

    b) manifestazioni dei traumi collettivi.

    L’Uomo Sistema: rinuncia all’identità personale; emozioni politiche; inconscio geopolitico e disturbi tipo.

    • Lelia Pisani

    SUPERVISIONI

    Supervisione individuale o in piccolo gruppo delle psicoterapie effettuate dagli allievi: registrazione audio o video di sedute terapeutiche

    • Carlo Maci
    • Pietro Ferrero
    • Giorgio Caviglia
    • Barbara Mamone

    TIROCINIO

    L’allievo dovrà effettuare 150 ore di tirocinio in strutture convenzionate.

    La scelta della struttura sarà effettuata all’inizio dell’anno di corso con il tutor.


    III ANNO | TIROCINIO | 



  • CORSI IV ANNO

    ATTIVITA'FORMATIVE


    PSICO-ANTROPOLOGIA

    1. Parentela, matrimonio, famiglia, residenza e discendenza nei diversi contesti culturali.

    2. Sortilegi e deliri di influenzamento nella psichiatria coloniale: la psiche e la follia degli “altri”.

    3. Il linguaggio del mito: Edipo, Narciso e gli altri nella tradizione di studi psico-antropologici.

    • Laura Faranda
    • Lelia Pisani

    Etnopsicoanalisi ed etnopsichiatria IV

    Teorie e pratiche di etnopsichiatria clinica:

    – Georges Devereux e Tobie Nathan

    – Il panorama dell’etnopsichiatria in Italia, in Francia e altrove

    – Traumi e torture

    – Psicologia geopolitica clinica

    • Marie Rose Moro
    • Lelia Pisani
    • Françoise Sironi

    PSICOPATOLOGIA GENERALE IV

    Psicopatologia dinamica e clinica: disturbi borderline e organizzazione borderline

    • Carlo Maci
    • Salvatore Inglese

    PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA IV

    – Fallimenti scolastici

    – Disagio giovanile e tossicodipendenze

    • Alice Titia Rizzi

    PSICOFARMACOLOGIA II

    – Antipsicotici

    – Stabilizzatori dell’umore

    – Stimolanti e farmaci che migliorano la cognitività

    • Giuseppe Cardamone

    PRINCIPALI INDIRIZZI PSICOTERAPEUTICI: TEORIE E MODELLI DI INTERVENTO IV

    Psicoterapie sistemico-relazionali:

    – le basi epistemologiche: G. Bateson; le radici psicoanalitiche: N. Ackerman, I. Boszormeryi-Nagi, M. Bowen, J. Framo, C. Whitaker

    • Carlo Maci

    MODELLI DI INTERVENTO IN ETNOPSICOTERAPIA III

    Salute mentale e Cooperazione sanitaria internazionale

    • Iside Baldini
    • Pietro Ferrero

    L’INTERVENTO ETNOPSICOTERAPEUTICO IN PSICOPATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA IV

    – L’intervento etnopsicologico a scuola

    – Fallimenti scolastici

    – Devianze

    • Maddalena Pompili
    • Gaia Petraglia

    ETNOPSICOTERAPIA IV

    Il lavoro psicoterapeutico in ambito istituzionale e/o in rete coi servizi socio sanitari

    • Barbara Mamone
    • Salvatore Inglese

    ANTROPOLOGIA III

    Migrazioni e narrazioni: un caso studio

    La ritualizzazione della devianza: cenni di antropologia giuridica

    Follia, possessione, stregoneria: repertori locali

    • Laura Faranda
    • Valerio Petrarca

    ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE IN GRUPPI E/O INDIVIDUALE IV

    Lavoro di gruppo e/o colloqui individuali

    • Daniela Bonelli Bassano
    • Laura Faranda
    • Pietro Ferrero
    • Barbara Mamone
    • Lelia Pisani

    TIROCINIO

    L’allievo dovrà effettuare 150 ore di tirocinio in strutture convenzionate.

    La scelta della struttura sarà effettuata all’inizio dell’anno di corso con il tutor.

    150 ORE

I docenti

  • Barbara Mamone

    Psicologa, psicoterapeuta, ha da sempre lavorato in contesti istituzionali: Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Torino 2 dal 1999, in Centro Salute Mentale, DH territoriale, ambulatorio psichiatrico presso il carcere delle Vallette, il Servizio di Liaison Ospedaliera dove attualmente opera in qualità di specialista ambulatoriale. Dal 2004 si è specializzata in interventi di promozione della salute nell’ambito delle malattie infettivologiche e di psicoterapia rivolti a popolazione migrante. Ha ottenuto la specializzazione presso la scuola di Psicologia Clinica della facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino e concluso un percorso di formazione di 4 anni presso la Libera Scuola di Terapia Analitica di Milano. Nel 2009-2010 ha frequentato il corso annuale in Etnopsichiatria presso il Centre Devereux di Parigi.

  • Francesca Garbarini

    Francesca Garbarini è professore associato presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, dove svolge attività di ricerca e insegnamento nell’ambito delle neuroscienze cognitive. E’ membro della Società Italiana di NeuroPsicologia (SINP) e della Società Italiana di PsicoFisiologia (SIPF).

    Dal 2018, coordina il gruppo MANIBUS https://manibuslab.wixsite.com/manibus che si occupa di temi inerenti alla rappresentazione del corpo, in condizione di normalità e patologia, focalizzandosi su aspetti sensoriali e motori, ma anche difensivi, adattativi ed evolutivi. Nelle sue ricerche, un approccio neuropsicologico allo studio del comportamento, alterato a seguito di lesioni cerebrali o manipolazioni sperimentali, si combina con tecniche neurofisiologiche di neuroimaging (fMRI e EEG), stimolazione cerebrale non invasiva (tDCS e TMS) e registrazioni psicofisiologiche (SCR, EMG, Heartbeat).


  • Giorgio Caviglia

    E’ laureato in Psicologia, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Successivamente si specializza in “Psicologia Clinica” presso la II Scuola dello stesso Ateneo. 


    Dal maggio 1996 al gennaio 1997 trascorre un periodo di studio e formazione a New York (vincitore di due borse di studio CNR: “Scambi internazionali per la mobilità di breve durata” e “Soggiorno di studio”), presso il Derner Institute for Advanced Research in Psychoanalysis, dell’Adelphi University, e il Glass Institute for Basic Psychoanalitic Research di New York, sotto la guida della Prof. Wilma Bucci, dove approfondisce la “Teoria dei codici multipli” e apprende il metodo dell’Attività Referenziale (R.A.) per la valutazione dei trascritti di sedute psicoterapeutiche.


    E’ attualmente Professore Ordinario per il settore concorsuale 11/E4-Psicologia Clinica e Dinamica (S.S.D. M-PSI/07 “Psicologia Dinamica”) presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dove insegna Psicologia Dinamica – Corso Progredito.


    Insegna nel Corso di Alta Formazione in “Psicologia dei Comportamenti Devianti e della Privazione della Libertà” presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.


    È Docente di “Teorie e Tecniche della relazione terapeutica-2” presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica della “Sapienza”, Università di Roma.


    E’ stato Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Psicologia Clinica” presso la Seconda Università degli Studi di Napoli nei trienni 2014/16 e 2011/13.


    E’ stato – dal 2004 al 2012 – Direttore di Master di I e di II livello (“Psicodiagnostica clinica dell’Individuo e delle Istituzioni”, “Valutazione Psicodiagnostica”, “La Valutazione Psicologica testologica”) presso il Dipartimento di Psicologia della Seconda Università di Napoli e dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.


    Negli anni 2015/18 ha insegnato Psicologia Dinamica: Teorie e Metodi, presso il Corso di Laurea in “Psicologia e Salute” della Facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza”, Università di Roma e Psicopatologia delle relazioni di coppia e genitoriali presso il Corso di Laurea Magistrale in “Psicopatologia dinamica dello sviluppo” della Facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza”, Università di Roma.


    Di formazione personale psicoanalitica, si è occupato di diverse tematiche cliniche, illustrate nelle sue pubblicazioni. È autore di 25 libri e di 120 pubblicazioni edite a stampa, con tematiche che riguardano la Teoria dell’Attaccamento, la psicoterapia psicoanalitica, i meccanismi di difesa, la ricerca in psicoterapia, la schizofrenia, la depressione, i disturbi del comportamento alimentare, il disturbo borderline, la perversione, la psicodiagnosi in psicologia clinica, il trauma intergenerazionale della Shoah.


     

  • Lelia Pisani

    Psicologa, formazione in psicoterapia della gestalt con I. Bloomberg e IBTG di Torino, dottore di ricerca in etnoantropologia, dal 1977 lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Collabora in attività e progetti di ricerca con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Dal 1999 al 2010 è stata membro del comitato direttivo e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007) con True M., W. Oumar F., La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali (2005), e Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali, Child development (2001).


    Materiale didattico

    Etnopsichiatria I (Lelia Pisani, lezione 10.01.2014)

  • Marie Rose Moro

    PhD in psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, psicoanalista, laureata in Medicina e in Scienze Umane, dal 1992 svolge attività didattica e di ricerca nelle Università di Paris 13 e Paris VII. Dal 2008 è Primario del Servizio di Psichiatria dell’Adolescente all’Ospedale “Cochin” di Parigi.


    Ha fondato e dirige le “consultazioni transculturali del bambino e della sua famiglia” all’Ospedale Avicenne, a Bobigny (in provincia di Parigi) e all’ospedale Cochin (Parigi) www.maisondesolenn.fr / www.Transculturel.eu


    Dirige l’Unità di ricerca «Méthodes et Cultures» (Inserm, Parigi); ha svolto attività congiunta di ricerca con Medici senza Frontiere-Francia. Ha condotto esperienze di ricerca in Colombia, Kenia, Kosovo, e Niger.


    Dirige la rivista transculturale «L’autre, Cliniques, Cultures et Sociétés»  www.revuelautre.com/


    Ha pubblicato numerosi libri, manuali, trattati e articoli in francese, inglese, italiano, spagnolo. Tra le sue pubblicazioni: Les enfants de l’immigration : une chance pour demain. , Bayard, Paris 2012; (con A. Harf, L. Benoit) Phobie scolaire. Retrouver le plaisir d’apprendre, Vigot, Paris 2020; (con Odile Amblard), Abus sexuels. Le parole est aux enfants, Bayard, Paris 2021; (a cura di, con T. Baubet et alii), Manuale di psichiatria transculturale. Dalla clinica alla società, Franco Angeli, Milano 2009; Psicopatologia transculturale. Dall’infanzia all’età adulta, Koiné , Roma 2010.

  • Salvatore Inglese

    MD, Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta. BD Filosofia e Storia. Esperto in Antropologia medica, Etnopsichiatria, Etnopsicoanalisi, Psichiatria transculturale, Psicopatologia delle migrazioni. Docente, supervisore e formatore presso Università, Scuole di Specializzazione in Psichiatria e Psicoterapia, Agenzie sanitarie pubbliche, Agenzie del privato sociale, Comunità terapeutiche, ONG.

    Svolge attività di ricerca in vari contesti internazionali sulle relazioni tra psicopatologia e culture, oltre che sulle metodologie e sui dispositivi psicoterapeutici transculturali. Ha collaborato a lungo con T. Nathan e il Centre Georges Devereux; con Piero Coppo e il collettivo multidisciplinare ORISS. Collabora attualmente con i colleghi della McGill University (Montreal) e con la rete internazionale di Cultural Psychiatry.

    Autore o co-autore di numerosi articoli e saggi anche in volume; tra questi: Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica, 2010; Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica, 2017. Ha tradotto, curato e co-curato i volumi: T. Nathan, Princìpi di etnopsicoanalisi (1997); T. Nathan, I. Stengers, Medici e stregoni (1997); T. Nathan, P. Pichot, Quale avvenire per la psicopatologia e per la psicoterapia?, 1998; G. Devereux, Saggi di etnopsichiatria generale, 2007. L. Kirmayer, J. Guzder, C. Rousseau (eds), Consultazione culturale. L’incontro con l’altro nella cura della salute mentale, 2020.

  • Valerio Petrarca

    è professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Antropologia culturale e Antropologia e processi di integrazione socio-culturale. Ambiti di ricerca privilegiati: le culture popolari del Mediterraneo in età moderna e contemporanea; i dinamismi culturali e religiosi nell’Africa a Sud del Sahara; la condizione dei migranti africani in Europa; le teorie e la storia delle discipline antropologiche. È presidente di «Terra di Incontro ONLUS», un’associazione che ha per scopo la conoscenza dei migranti e la ricerca delle forme di comunicazione tra le società in contatto. È stato referente per il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Napoli «Federico II» del progetto Genti in dialogo, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI 2007-2013); è referente di Ateneo del progetto S.I.R.C. Servizi Interculturali Regione Campania, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020). Ha insegnato come professore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (nel 2012) e alla Fondation Maison des Sciences de L’Homme, nelle sedi di Montpellier (nel 2014) e di Parigi (2014 e 2016). Tra le sue monografie: Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, Sellerio, Palermo 1988; Pagani e cristiani nell’Africa nera, Sellerio, Palermo 2000; Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa d’Avorio, Viella, Roma 2000; I pazzi di Grégoire, Sellerio, Palermo 2008 (terza edizione 2016).

  • Carlo Maci

    Psichiatra e psicoterapeuta; didatta di Psicologia, Psicoterapia Relazionale e della coppia dal 1997. Dottore di ricerca in Scienze delle Relazioni Umane. Professore incaricato in Clinica Psichiatrica ed Igiene Mentale al II Anno della Scuola per Infermieri Professionali della C.R..I. “Edoardo e V. Agnelli” di Roma (corrispondente all’attuale corso universitario in Scienze Infermieristiche) per gli anni accademici: 1991/92 , 1992/93, 1993/94, 1994/95, 1995/96 e 1996/97. Professore incaricato di Igiene Mentale alla I Scuola di Specializzazione in Psichiatria della I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma negli anni accademici 2000/2001 e 2002/2003. Professore incaricato di Psicologia Medica e di Psichiatria Clinica alla Scuola di Specializzazione in Neurologia della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma, dall’anno 2004 al 2011. Membro del Consiglio Direttivo, per la Regione Lazio, della Società Italiana di Psichiatria, dal 2001 al 2010. Dirigente Medico I livello, ex-aiuto ospedaliero di ruolo, presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, dal 1 dicembre 1992 ad oggi. Per tale incarico si è sempre occupato di psichiatria clinica e di psicopatologia nelle sue complesse componenti correlate al ricovero come spazio e momento di cura di un Dipartimento di Salute Mentale.

    Tra le sue pubblicazioni: con Gaspare Vella, Integrated history in a psychiatric ward, Annali Istituto Superiore di Sanità, Vol. 28, N. 2 (1992), pp. 299-302 e Couple relationship in histerical patients staying in a psychiatric ward, Annali Istituto Superiore di Sanità, Vol. 28, N. 2 (1992), pp.303-308. Determinants of psychiatric impatient admission to general hospital psychiatric wards: an epidemiological study in a region of central Italy, Soc. Psychiatry Psychiatr. Epidemiol., pp.425-431, 1999. Con B. Callieri, Paranoia. Passione e ragione (2008), edizioni Anicia. Per il Dizionario Medico dell’Enciclopedia Italiana Treccani ha scritto e curato la voce “Paranoia”, Roma ottobre 2009. “Il paziente aggressivo in SPDC – Uno studio di 12 anni (1997-2008) – Quali i fattori di rischio?”, pp 51-76, in Matti da non legare, Edizioni Alpes Roma, Dicembre 2009. La figura dello stalker e la “relazione di coppia” con la vittima, Temi Romana, anno LVII, N. 2- 3, maggio-dicembre 2009, pp 415-424.

  • Gaia Petraglia

    Gaia Petraglia. Psicologa, psicoterapeuta. Socio ordinario Arpad (Associazione Romana per la Psicoterapia dell’adolescenza e del giovane adulto), responsabile dell’Area Migranti della Cooperativa Rifornimento in volo – Aiuto psicologico agli adolescenti e alle famiglie, a Roma. Oltre alla professione privata di psicoterapeuta, svolge da anni sostegno psicologico alle famiglie migranti, coordinamento e supervisione di gruppi di compagno adulto, attività di formazione. Didatta al corso di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica dell’Arpad, Didatta alla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università “La sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerosi articoli, tra cui: Terra madre. “Bambine-non più bambine-non ancora donne” in equilibrio tra due mondi (in corso di stampa sulla rivista AeP-adolescenza e psicoanalisi), “L’altra faccia della musica. Il rap, voce contemporanea del tormento adolescente”, AeP Adolescenza e Psicoanalisi, XIII, 2, 2018, “De l’autre cotè de la mer”, Adolescence,  T. 31 n. 3.

  • Giuseppe Cardamone

    E’ psichiatra e psicoterapeuta. Lavora dal 1993 nei servizi pubblici di salute mentale della Regione Toscana.


    Nel corso di questo periodo è stato attivo in vari territori, tra cui Prato, Grosseto e il Valdarno Aretino, con esperienze di lavoro all’estero (El Salvador e Ghana). Ha svolto le funzioni di Direttore del Dipartimento di salute mentale (DSM) dell’Azienda USL di Grosseto e successivamente del DSM dell’Azienda USL sudest fino all’ottobre 2018. Dal novembre dello stesso anno a tutt’oggi lavora a Prato come Direttore dell’Unità Funzionale Complessa salute mentale adulti e, al contempo, come Direttore dell’Area salute mentale adulti dell’Azienda USL Toscana Centro. Svolge l’insegnamento di Etnopsichiatria presso la Scuola di Specializzazione di Psichiatria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Siena come Professore a contratto.

    Conduce ricerche sui rapporti tra l’esperienza della migrazione e la salute mentale. Svolge il ruolo di Editor in chief nella rivista on line “Nuova rassegna di studi psichiatrici”. Negli ultimi anni si sta dedicando ai temi dell’organizzazione dei Servizi di salute mentale e alla costruzione di alleanze e progetti con il Terzo settore e con le organizzazioni degli utenti e dei familiari. Ha scritto con Sergio Zorzetto “Salute mentale di comunità”, Franco Angeli, 2000; con Salvatore Inglese “Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica”, Edizioni Colibrì, 2010 e poi “Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica”, Edizioni Colibrì, 2017.


    Contatti: giuseppe.cardamone@uslcentro.toscana.it

    E’ stato Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Psicologia Clinica” presso la Seconda Università degli Studi di Napoli nei trienni 2014/16 e 2011/13.


    E’ stato – dal 2004 al 2012 – Direttore di Master di I e di II livello (“Psicodiagnostica clinica dell’Individuo e delle Istituzioni”, “Valutazione Psicodiagnostica”, “La Valutazione Psicologica testologica”) presso il Dipartimento di Psicologia della Seconda Università di Napoli e dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.


    Negli anni 2015/18 ha insegnato Psicologia Dinamica: Teorie e Metodi, presso il Corso di Laurea in “Psicologia e Salute” della Facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza”, Università di Roma e Psicopatologia delle relazioni di coppia e genitoriali presso il Corso di Laurea Magistrale in “Psicopatologia dinamica dello sviluppo” della Facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza”, Università di Roma.


    Di formazione personale psicoanalitica, si è occupato di diverse tematiche cliniche, illustrate nelle sue pubblicazioni. È autore di 25 libri e di 120 pubblicazioni edite a stampa, con tematiche che riguardano la Teoria dell’Attaccamento, la psicoterapia psicoanalitica, i meccanismi di difesa, la ricerca in psicoterapia, la schizofrenia, la depressione, i disturbi del comportamento alimentare, il disturbo borderline, la perversione, la psicodiagnosi in psicologia clinica, il trauma intergenerazionale della Shoah.


     

  • Maddalena Pompili

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  • Mario Rossi Monti

    Mario Rossi Monti, laureato in medicina, specialista in psichiatra, è professore ordinario di Psicologia Clinica nel Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica (Università di Urbino Carlo Bo). Nello stesso Corso di Laurea insegna Psicologia Clinica nei Servizi Psichiatrici.


    E’ Socio Fondatore e Membro dell’Esecutivo della Società Italiana per la Psicopatologia, Docente della Scuola di Psicoterapia fenomenologico-dinamica di Firenze. Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) dal 2013 è Presidente del Centro Psicoanalitico di Firenze (CPF). Dal marzo 2011 al marzo 2013 è stato Responsabile della rivista della Società Psicoanalitica Italiana “PSICHE. Rivista di cultura psicoanalitica”. Dirige la collana di “Psicopatologia” della Giovanni Fioriti Editore, la collana «Psicopatologia» della Franco Angeli Editore e la Sezione «Psicopatologia» in Psychomedia . dal 1974 al 1994 ha lavorato come Assistente e Aiuto Psichiatra nei Servizi di Salute Men­tale della Regione Toscana. Ha svolto per molti anni attività di insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università di Siena, nella Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università di Firenze. Insegna in numerose Scuole di Psicoterapia di vario orientamento.


    Oltre ad una serie di contributi pubblicati su riviste nazionali, internazionali o su altri volumi ha pubblicato negli ultimi anni: Forme del delirio e psicopatologia (2008), con A. D’Agostino L’Autolesionismo (2009), Paranoia, scienza e pseudoscienza. La conoscenza totale (2009), con F.Piazzalunga Macchine e deliri bizzarri. Psicopatologia dei disturbi dei confini dell’Io (2010), con G. Foresti Esercizi di visioning. Psicoanalisi, psichiatria, istituzioni (2010), M.Rossi Monti (a cura di), Psicopatologia del presente. Crisi della nosografia e nuove forme della clinica (2012), con A. D’Agostino, Il suicidio (2012), con F. Cangiotti, Maestri senza cattedra. Psicopatologia fenomenologica e mondo accademico (2012), Manuale di psichiatria per psicologi (2016).



  • Sandra Maestro

    ...

  • Vallarino Gancia Francesca

    Psicologa, specializzazione in psicoterapia all’Accademia in Psicoterapia Relazionale-Sistemica di Torino (direttore M. Andolfi), ha conseguito Master Universitario di II livello in: “Etnopsichiatria: Pianificazione e Interventi in ambito socioculturale e clinico” all’ Università degli Studi di Genova. Presidente dell’associazione Mamre di cui dirige il servizio di aiuto psicologico, psicoterapia ed interventi etnopsichiatrici per migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Interventi di mediazione etnoclinica, consulenze e formazioni a operatori socio sanitari e scolastici.

    Tra le sue pubblicazioni:

    – F. Vallarino Gancia, Migrazione, geopolitica ed etnopsichiatria: un percorso clinico, in Africa e Mediterraneo, semestrale n.2/13 (79) – dicembre 2013

    – L. Pisani, M. Pompili, C. Zavaroni, F. Vallarino Gancia, Nomi e attaccamenti: due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre, in AeP – Adolescenza e psicoanalisi VI – n. 1 2011 MIGRANTI.

    – F. Vallarino Gancia, Rappresentazioni del corpo, della sessualità e dell’affettività in donne vittime della tratta, in Equal Li.fe Libertà Femminile, febbraio 2005

    – F. Vallarino Gancia, Famiglie straniere. Il ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri nella nostra società, in BAB – Passaggi e Passaggi Interculturali, N.2 Anno 1 – Luglio 2004

    Tra le sue produzioni filmiche:

    – Viaggio di non ritorno, sulla tratta delle donne nigeriane, 2002

    – Diario di un viaggio, Laboratori nelle classi elementari, 2008

    – Filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa nella regione dei Grandi Laghi in Uganda e filmati e archivio fotografico sui guaritori e sistemi di cura tradizionali nella regione del Rwenzori in Uganda 2006.

  • Pietro Ferrero

    Laureato in psicologia clinica e delle organizzazioni nel 1989, ha lavorato a lungo nell’ambito della formazione e della progettazione sociale; si è occupato di marketing e tecniche di comunicazione per aziende multinazionali. Dal 2004 al 2009 ha lavorato in Congo, Mali, Senegal e Nepal nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale, occupandosi di interventi psicosociali e di salute comunitaria. Dal 2010 è responsabile del settore “Salute e Migrazione” per l’ONG Comitato di Collaborazione Medica di Torino.


     pietro.s.ferrero@gmail.com

  • Federica Gamberale

    Psicologa-psicoterapeuta specializzata in psicoterapia psicoanalitica a Firenze nel 2007. Formata alla Infant Observation come osservatore partecipante. Lavora per la cooperativa CAT di Firenze, occupandosi della gestione dei conflitti e riduzione del danno in contesti legali e illegali connessi all’uso di sostanze e conducendo colloqui psicologici con adolescenti con problematiche di vario genere. Conduce interventi di elaborazione del lutto con adolescenti a cui è morto un familiare. Come formatrice ha svolto interventi rivolti agli insegnanti di sostegno, agli educatori che operano nell’educativa di strada e nell’ambito della peer-education.

  • Laura Faranda

    È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 


    Tra i suoi percorsi di ricerca: l’antropologia del mondo antico; l’antropologia simbolica, con particolare attenzione al rapporto tra corpo e identità di genere; l’antropologia dei processi migratori, con particolare attenzione a specifici contesti del sud d’Italia e dell’Africa mediterranea (Tunisia); l’antropologia della mediazione scolastica nelle seconde generazioni di studenti stranieri inseriti nelle scuole italiane; la psichiatria coloniale; l’antropologia religiosa e le forme cultuali confraternali (Tunisia); l’etnopsichiatria e la mediazione etnoclinica.


    Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.


    È membro della SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Storia, Antropologia, Religioni” (“Sapienza” Università di Roma). È referente delegata dal Rettore dell’Ateneo “Sapienza” per le relazioni con la Tunisia.


    Tra le sue pubblicazioni: Le lacrime degli eroi. Pianto e identità nella Grecia antica (1992); Dimore del corpo. Profili dell’identità femminile nella Grecia classica (1996); con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Non uno di meno. Diari minimi per un’antropologia della mediazione scolastica (a cura di, 2004, nuova ed. 2018); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).


    Contatti: laura.faranda@uniroma1.it

  • Maria Armezzani

    E’ Professore associato di Psicologia delle relazioni interpersonali e di Psicodiagnostica Clinica nella Scuola di

    Psicologia dell’Università di Padova.

     

    Presso la stessa Università è stata:

    vice presidente del Corso di Laurea in Psicologia Clinico-Dinamica;

    vice coordinatore del collegio docenti della Scuola di Dottorato in Scienze Sociali – interazioni, comunicazione, costruzioni culturali del Dipartimento FISPPA;

    direttore della Scuola di Alta Formazione “Persona, organizzazione ed efficienza della giustizia: competenze relazionali nel contesto tecnico- professionale”;

    direttore del Corso di perfezionamento in “Psicologia giuridica e mondo del lavoro”;

    responsabile del Servizio di Formazione e Aggiornamento in Psicologia Giuridica del Liripac. 


    Ha incarichi di docenza nelle seguenti Scuole:


    -Scuola di Psicoterapia e Fenomenologia Clinica di Firenze

    -Scuola di Specializzazione in Psicoterapia costruttivista di Padova 

    -Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Padova

    -Corso di Formazione in Psicologia Giuridica, Psicopatologia e 

    Psicodiagnostica Forense di Roma. 


    Ha fondato e presiede l’Associazione Italiana di Psicologia fenomenologica.


    È nel comitato direttivo dell’Associazione Italiana di Psicologia giuridica; 

    È vicepresidente dell’Associazione Italiana Rorschach;

    È membro del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche affiliato al “World Institute for Advanced Phenomenological Research and Learning”.


    È stata tra i soci fondatori dell’Associazione italiana di Psichiatria e Filosofia.


    È stata nel Consiglio direttivo dell’AIPPC (Associazione Italiana diPsicologia e Psicoterapia Costruttivista).


    È iscritta all’Albo degli Psicologi con il riconoscimento di psicoterapeuta. 


    La sua ricerca si è incentrata sullo studio del metodo fenomenologico come alternativa scientifica al naturalismo

    nell’analisi dei fenomeni psicologici e sulle prospettive costruttivistiche in psicologia esplorandone l’applicazione

    nell’indagine clinica e sociale. In particolare, le sue ricerche si sono rivolte, sul piano teorico, alle implicazioni

    critiche e operative di tali orientamenti e, sul piano applicativo, allo sviluppo di strumenti qualitativi per la ricerca

    psicologica. In questa prospettiva ha affrontato temi relativi alla psicodiagnosi e alla psicoterapia, al benessere

    giovanile, all’intercultura e alla psicologia giuridica. 

  • Raffaella Cucciniello

    Raffaela Cucciniello, antropologa, psicologa e psicoterapeuta. Dopo una formazione al Centro Georges Devereux di Parigi, dove ha collaborato tra il 2003 e il 2007, si è specializzata in terapia familiare sistemica. Attualmente esercita come psicologa in un dispensario di Psichiatria di settore nel nord di Parigi, dove ha fondato e co-dirige un’unità clinica di etnopsichiatria e terapia familiare. È membro didatta della scuola di terapia familiare A.P.R.T.F.

    Pubblicazioni recenti:

    “De l’alliance métisée à la mètis du lien:  l’épreuve de la migration.” in L. Boni L’ Inde de la psychanalyse, Campagne Première, Parigi 2011

    “Errance du mineur ou errements du psychologue?  Les paradoxes à l’oeuvre dans la prise en charge d’un mineur isolé pendjabi” in Migrations Société, 2015/5, n.161

  • Stefania Consigliere

    È ricercatrice in antropologia (s.s.d. BIO/08) presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova, dove insegna Antropologia e Antropologia dei sistemi di conoscenza e dove ha organizzato due edizioni del master di secondo livello in Etnomedicina ed Etnopsichiatria. Le sue principali linee di ricerca scientifica s’incentrano sulla questione della “natura umana” e i processi di antropopoiesi, ovvero i modi in cui gli esseri umani sono prodotti dalle – e a loro volta producono le – culture cui appartengono; e sulle questioni epistemologiche, ontologiche ed etiche che si aprono quando il precetto di “prender gli altri sul serio” viene, a sua volta, preso sul serio. È autrice di oltre 150 pubblicazioni, fra cui Antropo-logiche (Colibrì 2014), Mondi multipli 1 e 2 (Kaiak 2014), Strumenti di cattura (con Paolo Bartolini, Jaca Book 2019)e Favole del reincanto (DeriveApprodi 2020). Altre informazioni bio-bibliografiche sono disponibili sul sito www.stefaniaconsigliere.it.

Iscrizioni

Sagara – Scuola di specializzazione in psicoterapia
indirizzo psicodinamico, orientamento etnopsicoterapeutico


  • Curriculum

    E’ psichiatra e psicoterapeuta. Lavora dal 1993 nei servizi pubblici di salute mentale della Regione Toscana.


    Nel corso di questo periodo è stato attivo in vari territori, tra cui Prato, Grosseto e il Valdarno Aretino, con esperienze di lavoro all’estero (El Salvador e Ghana). Ha svolto le funzioni di Direttore del Dipartimento di salute mentale (DSM) dell’Azienda USL di Grosseto e successivamente del DSM dell’Azienda USL sudest fino all’ottobre 2018. Dal novembre dello stesso anno a tutt’oggi lavora a Prato come Direttore dell’Unità Funzionale Complessa salute mentale adulti e, al contempo, come Direttore dell’Area salute mentale adulti dell’Azienda USL Toscana Centro. Svolge l’insegnamento di Etnopsichiatria presso la Scuola di Specializzazione di Psichiatria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Siena come Professore a contratto.

    Conduce ricerche sui rapporti tra l’esperienza della migrazione e la salute mentale. Svolge il ruolo di Editor in chief nella rivista on line “Nuova rassegna di studi psichiatrici”. Negli ultimi anni si sta dedicando ai temi dell’organizzazione dei Servizi di salute mentale e alla costruzione di alleanze e progetti con il Terzo settore e con le organizzazioni degli utenti e dei familiari. Ha scritto con Sergio Zorzetto “Salute mentale di comunità”, Franco Angeli, 2000; con Salvatore Inglese “Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica”, Edizioni Colibrì, 2010 e poi “Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica”, Edizioni Colibrì, 2017.


    Contatti: giuseppe.cardamone@uslcentro.toscana.it

Alla Scuola possono aver accesso i candidati in possesso dei seguenti requisiti: laurea in medicina o in psicologia conseguita in Italia o titolo equipollente, e iscrizione ai relativi albi.


È possibile, inoltre, l’iscrizione con riserva, purché venga conseguito il titolo di abilitazione all’esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all’inizio effettivo del 1° anno di corso e venga presentato il certificato di iscrizione all’Ordine entro 30 giorni dalla data dell’esame di abilitazione sostenuto.



Per accedere alla scuola è necessario sostenere un colloquio di ammissione volto a valutare le motivazioni e le attitudini del candidato.

Alla richiesta di preiscrizione alla Scuola va allegato il proprio curriculm vitae.


Si ricorda che la Scuola è a numero chiuso e prevede un massimo di 20 partecipanti
il costo annuale è di 3.800 euro (esenti IVA) rateizzabili.


Modulo-di-Preiscrizione-Scuola-di-specializzazione-in-psicoterapia-Sagara-2022

Regolamento interno


SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA SAGARA

DI INDIRIZZO PSICODINAMICO E ORIENTAMENTO ETNOPSICOTERAPEUTICO

 

Riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (decreto n. 12A09083, G.U. del 21.08.2012)

 

Premessa:

La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sagara intende fornire gli strumenti concettuali e pratici che, partendo da una prospettiva psicodinamica, configurano concretamente i possibili terreni operativi dell’etnopsicoterapia.


Ha lo scopo di formare specialisti con competenze cliniche e abilità psicoterapeutiche per la prevenzione, la diagnosi e la cura del disagio psicologico nei contesti multiculturali che caratterizzano le società contemporanee.

  • Regolamento Interno

    REQUISITI DI AMMISSIONE


    Sono ammessi a iscriversi e quindi a frequentare la Scuola Sagara candidati in possesso di lauree magistrali o equipollenti, secondo vecchio ordinamento, in Psicologia o in Medicina e Chirurgia regolarmente iscritti ai rispettivi Albi professionali. I laureati che non avessero ancora superato l’Esame di Stato, abilitante all’esercizio delle professioni indicate, possono essere iscritti alla Scuola con riserva, purché superino l’Esame di Stato entro la prima sessione utile successiva all’inizio dei corsi e si iscrivano all’Albo di pertinenza entro trenta giorni dall’ottenuta abilitazione. In questo caso, la riserva sarà sciolta e l’allievo, iscritto regolarmente alla Scuola, potrà conseguirne il Diploma di Specializzazione al termine dei quattro anni di corso.


    Lo specializzando, che non superi l’Esame di Stato nella prima sessione utile successiva alla sua iscrizione con riserva, verrà sospeso dai corsi fino al superamento del suddetto esame e successiva iscrizione all’Albo.



    Numero di allievi:

    La Scuola è a numero chiuso e prevede un numero massimo di venti iscritti all’anno e per ogni anno di corso.

       


    CRITERI DI AMMISSIONE


    L’ammissione alla Scuola è subordinata al superamento di un colloquio con i Docenti della Scuola finalizzato a valutare le motivazioni e le attitudini del candidato. Alla richiesta di colloquio va allegato il proprio Curriculum vitae formativo e professionale.


    ABBREVIAZIONI DI CORSO E TRASFERIMENTO DA ALTRE SCUOLE


    Sono ammesse abbreviazioni del corso per quegli studenti, provenienti da scuole riconosciute dal MUR, in possesso di documentazione attestante una formazione teorico-pratica in psicoterapia conforme al programma didattico e all’indirizzo teorico (psicodinamico) della Scuola Sagara.


    I trasferimenti sono disciplinati dalla Circolare ministeriale n. 0027130 del 18/11/2016.


    OFFERTA FORMATIVA


    Il corso ha durata di quattro anni, per un totale di 2150 ore così suddivise:


    I anno: 400 ore di didattica teorico-pratica e 100 ore di tirocinio


    II anno: 400 ore di didattica teorico-pratica e 150 di tirocinio


    III anno: 400 ore di didattica teorico-pratica e 150 di tirocinio


    IV anno: 400 ore di didattica teorico-pratica e 150 di tirocinio

     


    4.1 Attività formative didattiche


    L’attività didattica e formativa annuale è di 400 ore e comprende:


    I anno:

    Totale ore insegnamenti teorici               150

    Totale ore formazione pratica                 210

    Totale ore seminari                                  40


    II anno:

    Totale ore insegnamenti teorici               115

    Totale ore formazione pratica                  245

    Totale ore seminari                                     40


    III anno:

    Totale ore insegnamenti teorici                  80

    Totale ore formazione pratica                  280

    Totale ore seminari                                     40


    IV anno:

    Totale ore insegnamenti teorici                  65

    Totale ore formazione pratica                  295

    Totale ore seminari                                     40



    4.2 Attività formative di tirocinio


    Il tirocinio deve essere svolto presso strutture o servizi pubblici o privati accreditati, in cui sia previsto l’esercizio della psicoterapia (es. Centri di Salute Mentale, Servizi di Neuropsichiatria infantile, Servizi territoriali e/o ospedalieri di Psicologia, Comunità terapeutiche, ecc.). Tali strutture e servizi devono essere convenzionati con la Scuola e approvati dal MUR.


    Il tirocinio rappresenta un’occasione formativa, finalizzata all’osservazione clinica e all’intervento terapeutico, durante la quale il corsista può confrontare la specificità del proprio modello di formazione con la domanda articolata dell’utenza, proponendosi di acquisire esperienza clinico-diagnostica e capacità di intervento anche in situazioni di emergenza.


    Il tirocinio deve essere effettuato con la Supervisione di un Tutor, interno alla struttura o al servizio prescelto, affiancata a quella di uno o più docenti delegati dalla Scuola.


    Le attività di tirocinio sono coordinate da un Docente referente, nominato all’interno del Consiglio dei Docenti. Questo referente concorderà il lavoro dei tirocinanti con le strutture in convenzione e ne osserverà l’andamento.


    Le ore totali di tirocinio nel corso dei quattro anni sono stabilite in numero di 550. Il corsista deve effettuare e completare le ore di tirocinio annuale entro l’anno di corso corrispondente per poter accedere all’anno di corso successivo. L’anno di corso deve intendersi come anno solare corrispondente all’anno di iscrizione.


    Nei casi di tirocinio in stato di gravidanza si fa riferimento alla Circolare ministeriale n. 16645 del 15.05.2019: Allieve specializzande delle scuole di specializzazione in psicoterapia in stato di gravidanza.


    4.3 Analisi/Psicoterapia individuale


    La Scuola non richiede ore obbligatorie di Analisi/Psicoterapia individuale e/o di gruppo.

     

    OBBLIGO DI FREQUENZA


    La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Le assenze non potranno superare il 20% delle lezioni, pena la ripetizione dell’annualità.


    Nel caso di assenze superiori al 20%, dovute a seri e giustificati motivi, la Scuola valuterà la possibilità di iscrizione con riserva dell’allievo all’annualità successiva, stabilendo le modalità di recupero del debito formativo.


    COSTI E PENALI

     

    6.1 Retta della Scuola


    Il costo annuale è di € 3.800 (esenti IVA) e non subirà variazioni durante il quadriennio di frequenza del Corso. Non è previsto alcun onere didattico integrativo a carico degli allievi, oltre alla retta annuale, fatti salvi quelli relativi all’acquisto di testi e materiali didattici.


    La quota comprende:


    Tutte le lezioni e i seminari previsti dal Programma.

    Tutte le attività dei seminari residenziali (escluse le spese di vitto e alloggio).

    Il lavoro personale in gruppo.

     


    È possibile rateizzare i pagamenti in accordo con la Segreteria didattica e l’Amministrazione. In tal caso la quota dovrà essere corrisposta nel modo seguente:


    € 300 da versare al momento dell’iscrizione


    I restanti € 3.500 potranno essere corrisposti in un’unica soluzione entro il 15 giugno dell’anno di corso oppure rateizzati nel modo seguente:


    I rata: € 800 entro il 30 gennaio

    II rata:  € 900 entro il 15 marzo

    III rata: € 900 entro il 15 maggio

    IV rata: € 900 entro il 30 settembre


    NB: La quota non comprende l’assicurazione RC o altri oneri con gli enti sede di tirocinio.


    In caso di inadempienza continuativa la Scuola si riserva il diritto di sospensione della frequenza, di non ammissione all’esame finale o di non riconoscimento del percorso formativo.


    La Scuola stipula per i propri allievi apposita polizza assicurativa Infortuni e Responsabilità Civile a copertura dell’attività didattica.

     

    6.2 Somma dovuta in caso di ritiro durante l’anno


    L’allievo che decidesse di ritirarsi è tenuto a pagare l’intera somma annuale prevista, qualunque Anno Accademico stia frequentando. In caso di ritiro, gli allievi a cui sia stata riconosciuta una Borsa di studio dovranno saldare l’intero importo dell’annualità, perdendo il beneficio della Borsa stessa.


    6.3 Sospensione del percorso formativo


    Qualora dovessero sopraggiungere gravi problemi di salute o personali, debitamente certificati, la scuola fa riferimento alla Circolare Ministeriale n. 16644 del 15.05.2019 – Titolo Gravi motivi: Sospensione corso di specializzazione in psicoterapia per motivi di salute/gravi motivi.


    ORGANI DELLA SCUOLA


    7.1 Comitato Scientifico


    Il Comitato Scientifico della Scuola Sagara elabora i princìpi e i metodi concernenti l’indirizzo psicodinamico e l’orientamento etnopsicoterapeutico della Scuola, armonizzandoli con le direttive e le raccomandazioni ministeriali. Aggiorna, altresì, il programma didattico e formativo della Scuola in relazione all’evoluzione della disciplina psicoterapeutica generale ed etnopsicoterapeutica specifica applicate alla clinica, alla formazione professionale e alla ricerca. Il Comitato Scientifico presenta ogni anno al MUR una relazione illustrativa dell’attività didattica e scientifica svolta nell’anno immediatamente precedente e sul programma di quello successivo.


    Il Comitato Scientifico della Scuola è composto da:

     

    Laura Faranda

    Salvatore Inglese

    Carlo Maci

    Lelia Pisani

    Mario Rossi Monti (Presidente e Garante della Scuola)

    Francesca Vallarino Gancia


    7.2 Consiglio dei Docenti


    Il Consiglio dei Docenti orienta e organizza l’Ordinamento Didattico della Scuola in modo da realizzare concretamente i programmi di formazione teorico-pratica ispirati ai princìpi generali e agli obiettivi specifici elaborati dal Comitato Scientifico.


    Il Consiglio dei Docenti è composto da:


    Giuseppe Cardamone

    Laura Faranda

    Pietro Ferrero

    Federica Gamberale

    Salvatore Inglese

    Carlo Maci

    Barbara Mamone

    Valerio Petrarca

    Lelia Pisani

    Francesca Vallarino Gancia.


    7.3 Collegio dei Docenti


    Il Collegio dei Docenti della Scuola è costituito dai docenti titolari di insegnamento delle materie curriculari. Nella fase immediatamente successiva all’inizio delle proprie lezioni, ciascun titolare trasmetterà al Consiglio dei docenti (tramite Segreteria didattica): 1) Programma dell’insegnamento; 2) Materiali e strumenti didattici; 3) Modalità e scadenze degli esami sulle materie curriculari di cui è referente (vedi 8.2).


    ESAMI, VERIFICHE E DIPLOMI

     

    8.1 Quadro di orientamento generale

    Preso atto (Regolamento MUR 509/1998) che gli obiettivi principali della formazione teorica e pratica del Corso quadriennale della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sagara dovranno consentire agli allievi di:


    a) saper condurre una valutazione metodologicamente affidabile e condivisibile delle problematiche cliniche, utilizzando concetti mutuati dalla: Etnopsichiatria, Etnopsicoanalisi, Etnopsicoterapia, Psichiatria, Psichiatria culturale, Psicologia culturale, Psicologia generale, Psicologia dello sviluppo, Psicopatologia;

    b) saper adeguare i metodi di valutazione ai contesti relazionali e alle caratteristiche socioculturali del paziente;

    c) conoscere i concetti che caratterizzano l’indirizzo metodologico e teorico-culturale della Scuola, le relative strategie e le tecniche di intervento, nonché i concetti, le strategie e le tecniche di altri indirizzi psicoterapeutici finalizzabili a modalità efficaci di intervento.

     

    Preso atto, inoltre, che la formazione pratica quadriennale dovrà favorire:


    a) l’istituzione di una relazione terapeutica orientata verso una comunicazione chiara ed empatica che definisca il setting e le regole del trattamento, oltre che essere in grado di vigilare costantemente sulle componenti dinamiche del processo clinico e terapeutico, identificandone efficacia ed eventuali criticità;

    b) la capacità di utilizzare efficacemente le tecniche e le strategie caratterizzanti l’indirizzo teorico e pratico della Scuola finalizzandolo al conseguimento degli obiettivi clinici del lavoro etnopsicoterapeutico;

    c) la capacità di esercitare le psicoterapie anche attraverso l’utilizzo di supervisioni e avvalendosi del confronto professionale con altri colleghi;

    d) il monitoraggio costante della propria attitudine personale e professionale al compito clinico;

    e) un aggiornamento connesso con i risultati della ricerca scientifica anche nella loro evoluzione comparativa;

     

    Il Consiglio dei Docenti della Scuola Sagara mette a norma alcune indicazioni finalizzate alla valutazione progressiva dei corsisti. Quest’ultima consiste in momenti distinti e ricorrenti nell’arco del quadriennio: esami sulle singole materie curriculari, verifiche sulle esercitazioni pratiche e supervisioni, idoneità acquisita al passaggio d’anno, prova finale (Tesi di Diploma di Specializzazione).


    8.2 Esami sulle materie curriculari

    Ogni anno i corsisti dovranno essere valutati nelle discipline relative agli insegnamenti teorici (clinici e non) previsti nel programma. Il voto per queste prove d’esame viene espresso in trentesimi e apposto sul libretto di formazione individuale.


    Quando una singola disciplina contempla l’apporto didattico di più docenti nell’arco dello stesso anno, gli esami sulla specifica disciplina competeranno a un unico referente indicato dalla Scuola (es. Psicopatologia I anno – Docenti: X, Y, Z; Referente: Docente X).


    Sarà cura del Docente referente comunicare agli allievi le modalità di svolgimento della verifica, che potrà essere orale o scritta, nonché i tempi di consegna dell’eventuale elaborato scritto. Il momento dell’esame viene calendarizzato entro i 30 giorni successivi all’ultima lezione del Docente. Quest’ultimo trasmetterà alla Segreteria didattica la votazione (espressa in trentesimi) riportata da ciascun corsista.


    8.3 Verifiche sulle esercitazioni pratiche e supervisioni

    Ogni anno i corsisti verranno valutati sulle esercitazioni pratiche o supervisioni metodologiche e cliniche, individuali e/o di gruppo, previste dagli insegnamenti tecnici della Scuola. Le verifiche saranno affidate ai Docenti referenti di tali aspetti formativi, rappresentati dai titolari degli insegnamenti che nel loro programma prevedono esercitazioni e supervisioni.


    I Docenti incaricati comunicheranno ai corsisti le modalità esecutive in un tempo successivo all’avvio delle esercitazioni e supervisioni. Tali verifiche possono prevedere la partecipazione di più Docenti o incaricati della formazione tecnico-pratica.


    8.4 Idoneità acquisita al passaggio d’anno

    Il termine di ciascun anno, il passaggio del corsista all’anno successivo viene ratificato in base alla valutazione degli esami nelle singole discipline oltre che in base alle verifiche attinenti alle esercitazioni e alle supervisioni.


    Qualora l’allievo non riuscisse a sostenere e/o superare le suddette prove d’esame e verifiche entro l’anno di corso, ne viene comunque concessa l’iscrizione e la frequenza delle attività didattiche e formative dell’anno successivo. Il candidato è comunque tenuto a sostenere con successo le prove dovute entro il primo trimestre dell’anno successivo.


    Solo per eventuali impedimenti motivati, legittimi e non altrimenti superabili, che andranno documentati e trasmessi al Consiglio dei Docenti (es., malattia, infortunio, impegni professionali ineludibili e indifferibili) il debito formativo accumulato potrà essere saldato entro sei mesi dall’inizio dell’anno successivo, previa autorizzazione del Consiglio dei Docenti stesso.


    Laddove i Docenti del rispettivo anno di corso lo ritengano opportuno, può essere richiesta al corsista una prova integrativa conclusiva che confermi l’acquisizione delle competenze teorico-pratiche da parte dello stesso.


    In questa eventualità:


    – al termine del I ANNO, la prova integrativa consiste in un colloquio orale con una Commissione costituita da almeno tre docenti della Scuola, durante il quale l’allievo avrà la possibilità di sintetizzare il lavoro personale svolto nel corso dell’anno, dimostrando di saper illustrare le possibili, nonché auspicabili, connessioni interdisciplinari;


    – al termine del II ANNO è prevista la trascrizione/sintesi di un caso clinico discusso nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e supervisioni o durante il tirocinio formativo, corredato da un commento dell’allievo che includa i richiami bibliografici coerenti con il caso specifico. La valutazione della prova integrativa è affidata ad almeno due docenti della Scuola;


    – al termine del III ANNO è richiesta una relazione scritta, su una situazione di interesse clinico che ha visto l’intervento dell’allievo, propedeutica alla redazione della Tesi finale. La valutazione di questa prova è affidata ad almeno due docenti della Scuola.


     8.5 Prova finale (Tesi di Diploma di Specializzazione)


    La prova finale – Tesi di Diploma di Specializzazione – dovrà consistere nell’illustrazione scritta di un argomento pertinente all’ambito dell’esercizio psicoterapeutico applicato in favore di almeno: una persona, coppia, gruppo, famiglia; un ente, istituzione, realtà operativa, formali o informali, nazionali o internazionali (es., agenzia sanitaria pubblica o del privato sociale; ONLUS o ONG, nazionali o internazionali; strutture e servizi di accoglienza). La pertinenza dell’ambito analizzato rispetto al compito di Tesi finale viene valutata dal Tutor (Relatore di Tesi) assegnato al candidato, che la convalida, la riformula o la respinge.


    La trattazione della Tesi finale dovrà mettere in evidenza le modalità tecniche, le criticità emergenti e gli esiti contingenti di un processo psicoterapeutico in grado di convocare, analizzare e impiegare nel proprio campo operativo i fattori soggettivi, quelli sociali e le configurazioni culturali che incidono sulla realtà clinica illustrata.


    La trattazione del processo psicoterapeutico rivolgerà particolare attenzione, ad esempio: alla diagnosi clinica; alla costruzione del setting psicoterapeutico; all’esplicitazione dei dati clinici emergenti dalle singole sedute e interventi; all’osservanza delle strategie teorico-pratiche di indirizzo e orientamento della Scuola apprese nel quadriennio; agli eventuali fenomeni transferali e controtransferali, intersoggettivi e culturali; ai risultati trasformativi ottenuti.


    Nel corso della trattazione, l’allievo potrà riservare particolare riguardo e sviluppare interesse verso eventuali prospettive di ricerca e innovazione risultanti dall’applicazione della metodologia etnopsicoterapeutica appresa.


    La realizzazione della Tesi finale di Specializzazione in Psicoterapia prevede l’accompagnamento e la supervisione dell’allievo da parte di un Tutor qualificato (che assumerà il ruolo di Relatore nella discussione finale di fronte alla Commissione), scelto tra i Docenti della Scuola abilitati alla psicoterapia, eventualmente affiancato da un co-Tutor (interno al Collegio Docenti ma non necessariamente incluso fra i Docenti delle discipline a carattere clinico). Il co-Tutor collabora al lavoro di elaborazione e redazione della Tesi finale, assumendo il ruolo di co-Relatore nella discussione finale.


    Si raccomanda di proporre e concordare il lavoro di Tesi al termine del Terzo anno di corso e stabilire con il Tutor un cronoprogramma scandito dalla regolare consegna dei singoli capitoli e dal costante aggiornamento della bibliografia acquisita in itinere.


    La stesura della Tesi dovrà rispettare le norme editoriali che verranno inviate allo specializzando da parte della Segreteria didattica, contestualmente all’assegnazione del tema della Tesi stessa.


    La Scuola garantisce almeno tre sessioni di diploma l’anno, riservandosi anche di ricorrere se necessario a sedute straordinarie.


     8.6 Composizione, funzioni e attività della Commissione di valutazione Tesi


    La Commissione di valutazione Tesi preposta all’esame finale è composta da almeno cinque membri interni al Collegio dei Docenti (tre dei quali interni al Consiglio dei Docenti e di almeno due abilitati all’esercizio della psicoterapia).


    Confermata la validità della Commissione, la seduta si avvia con la presentazione orale della Tesi da parte del candidato e prosegue con una valutazione da parte del Relatore sulla qualità complessiva e sul merito specifico della Tesi. Analoga valutazione verrà presentata da parte dell’eventuale co-Relatore.


    In caso di assenza accidentale di tali figure, sarà necessario acquisire una valutazione scritta da parte del docente assente di cui verrà data lettura durante la sessione di Tesi. Una volta esaurita la discussione pubblica, la Commissione si riunisce in seduta riservata per concordare e deliberare il voto, espresso in settantesimi. Alla votazione piena (70/70) potrà essere eventualmente aggiunta la Lode.


    La sessione si conclude ufficialmente con la dichiarazione di voto finale, affidata a un membro della suddetta Commissione, che autorizza il neo-specializzato a richiedere il rilascio della certificazione abilitante all’esercizio della psicoterapia.


     

    RITIRI


    Alla fine di ogni anno di corso, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno successivo, qualora l’allievo intendesse ritirarsi, deve inviare lettera alla sede amministrativa tramite raccomandata a/r a Segreteria Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sagara – via Montebono 2, 56035 Usigliano di Lari (Pisa) o via pec a: sagara@open.legailmail.it


    Una volta iniziate le lezioni del nuovo anno di corso, l’allievo si intende automaticamente iscritto.


    PROCEDURE DI RECLAMO


    Per eventuali reclami, l’allievo deve presentare istanza scritta e personalmente firmata al Rappresentante Legale della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sagara.


    VARIAZIONI DI CALENDARIO


    La Scuola comunica il calendario didattico all’inizio di ogni anno di corso. Essa si riserva, comunque, la possibilità di modificare le date e/o il docente durante l’anno, previa tempestiva comunicazione agli allievi.


    Questo Regolamento può essere soggetto a opportune modifiche, ufficializzate dalla Scuola Sagara tramite pubblicazione sul sito Internet della Scuola.

Il consiglio dei docenti

Il Consiglio dei docenti è composto da Giuseppe Cardamone, Laura Faranda, Pietro Ferrero, Federica Gamberale, Salvatore Inglese (Direttore), Barbara Mamone, Valerio Petrarca, Lelia Pisani, (Presidente), Francesca Vallarino Gancia.


Giuseppe Cardamone

Medico, Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta.Responsabile del Dipartimento di Coordinamento Tecnico della Salute Mentale e Direttore Unità Operativa di Psichiatria presso l’Azienda USL 9 di Grosseto. Membro di numerose società scientifiche ha presentato i suoi lavori in convegni e conferenze. Svolge attività di docenza in vari contesti formativi. Autore o coautore di articoli su riviste scientifiche è curatore di alcuni volumi tra cui Salute mentale di comunità. F. Angeli, Milano.

  • Curriculum

    E’ psichiatra e psicoterapeuta. Lavora dal 1993 nei servizi pubblici di salute mentale della Regione Toscana.


    Nel corso di questo periodo è stato attivo in vari territori, tra cui Prato, Grosseto e il Valdarno Aretino, con esperienze di lavoro all’estero (El Salvador e Ghana). Ha svolto le funzioni di Direttore del Dipartimento di salute mentale (DSM) dell’Azienda USL di Grosseto e successivamente del DSM dell’Azienda USL sudest fino all’ottobre 2018. Dal novembre dello stesso anno a tutt’oggi lavora a Prato come Direttore dell’Unità Funzionale Complessa salute mentale adulti e, al contempo, come Direttore dell’Area salute mentale adulti dell’Azienda USL Toscana Centro. Svolge l’insegnamento di Etnopsichiatria presso la Scuola di Specializzazione di Psichiatria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Siena come Professore a contratto.

    Conduce ricerche sui rapporti tra l’esperienza della migrazione e la salute mentale. Svolge il ruolo di Editor in chief nella rivista on line “Nuova rassegna di studi psichiatrici”. Negli ultimi anni si sta dedicando ai temi dell’organizzazione dei Servizi di salute mentale e alla costruzione di alleanze e progetti con il Terzo settore e con le organizzazioni degli utenti e dei familiari. Ha scritto con Sergio Zorzetto “Salute mentale di comunità”, Franco Angeli, 2000; con Salvatore Inglese “Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica”, Edizioni Colibrì, 2010 e poi “Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica”, Edizioni Colibrì, 2017.


    Contatti: giuseppe.cardamone@uslcentro.toscana.it

Laura Faranda

È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 

Si occupa di antropologia del mondo antico, antropologia simbolica e di genere, antropologia dei processi migratori, psichiatria coloniale, etnopsichiatria e antropologia religiosa.

Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.

Tra le sue pubblicazioni: con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).

  • Curriculum

    È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 


    Tra i suoi percorsi di ricerca: l’antropologia del mondo antico; l’antropologia simbolica, con particolare attenzione al rapporto tra corpo e identità di genere; l’antropologia dei processi migratori, con particolare attenzione a specifici contesti del sud d’Italia e dell’Africa mediterranea (Tunisia); l’antropologia della mediazione scolastica nelle seconde generazioni di studenti stranieri inseriti nelle scuole italiane; la psichiatria coloniale; l’antropologia religiosa e le forme cultuali confraternali (Tunisia); l’etnopsichiatria e la mediazione etnoclinica.


    Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.


    È membro della SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Storia, Antropologia, Religioni” (“Sapienza” Università di Roma). È referente delegata dal Rettore dell’Ateneo “Sapienza” per le relazioni con la Tunisia.


    Tra le sue pubblicazioni: Le lacrime degli eroi. Pianto e identità nella Grecia antica (1992); Dimore del corpo. Profili dell’identità femminile nella Grecia classica (1996); con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Non uno di meno. Diari minimi per un’antropologia della mediazione scolastica (a cura di, 2004, nuova ed. 2018); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).


    Contatti: laura.faranda@uniroma1.it

Pietro Ferrero

Laureato in psicologia clinica e delle organizzazioni nel 1989, ha lavorato a lungo nell’ambito della formazione e della progettazione sociale; si è occupato di marketing e tecniche di comunicazione per aziende multinazionali. Dal 2004 al 2009 ha lavorato in Congo, Mali, Senegal e Nepal nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale, occupandosi di interventi psicosociali e di salute comunitaria. Dal 2010 è responsabile del settore “Salute e Migrazione” per l’ONG Comitato di Collaborazione Medica di Torino.

  • Curriculum

    Laureato in psicologia clinica e delle organizzazioni nel 1989, ha lavorato a lungo nell’ambito della formazione e della progettazione sociale; si è occupato di marketing e tecniche di comunicazione per aziende multinazionali. Dal 2004 al 2009 ha lavorato in Congo, Mali, Senegal e Nepal nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale, occupandosi di interventi psicosociali e di salute comunitaria. Dal 2010 è responsabile del settore “Salute e Migrazione” per l’ONG Comitato di Collaborazione Medica di Torino.


    pietro.s.ferrero@gmail.com

Federica Gamberale

Psicologa-psicoterapeuta specializzata in psicoterapia psicoanalitica a Firenze nel 2007. Formata alla Infant Observation come osservatore partecipante. Lavora per la cooperativa CAT di Firenze, occupandosi della gestione dei conflitti e riduzione del danno in contesti legali e illegali connessi all’uso di sostanze e conducendo colloqui psicologici con adolescenti con problematiche di vario genere. Conduce interventi di elaborazione del lutto con adolescenti a cui è morto un familiare. Come formatrice ha svolto interventi rivolti agli insegnanti di sostegno, agli educatori che operano nell’educativa di strada e nell’ambito della peer-education.

  • Curriculum

    Psicologa-psicoterapeuta specializzata in psicoterapia psicoanalitica a Firenze nel 2007. Formata alla Infant Observation come osservatore partecipante. Lavora per la cooperativa CAT di Firenze, occupandosi della gestione dei conflitti e riduzione del danno in contesti legali e illegali connessi all’uso di sostanze e conducendo colloqui psicologici con adolescenti con problematiche di vario genere. Conduce interventi di elaborazione del lutto con adolescenti a cui è morto un familiare. Come formatrice ha svolto interventi rivolti agli insegnanti di sostegno, agli educatori che operano nell’educativa di strada e nell’ambito della peer-education.

Salvatore Inglese

MD, Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta.
BD Filosofia e Storia. Esperto in Antropologia medica, Etnopsichiatria, Psichiatria transculturale, Psicologia e psicopatologia delle migrazioni. Dirigente medico, Coordinamento Programmazione Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, ASP – Catanzaro.
Ha una lunga esperienza come docente presso varie Università e Scuole di specializzazione in Psicoterapia; è formatore presso Agenzie sanitarie pubbliche e ricercatore, anche sul campo, intorno alle relazioni tra psicopatologia e cultura. Collaboratore di riviste scientifiche: Daedalus; Giornale di storia contemporanea; Il Vaso di Pandora; Narrare i gruppi; Psicoterapia e scienze umane.
Membro del Comitato Scientifico Internazionale Associazione Psicologi Senza Frontiere.
Autore o coautore di numerose pubblicazioni scientifiche.

  • Curriculum

    MD, Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta. BD Filosofia e Storia. Esperto in Antropologia medica, Etnopsichiatria, Etnopsicoanalisi, Psichiatria transculturale, Psicopatologia delle migrazioni. Docente, supervisore e formatore presso Università, Scuole di Specializzazione in Psichiatria e Psicoterapia, Agenzie sanitarie pubbliche, Agenzie del privato sociale, Comunità terapeutiche, ONG.

    Svolge attività di ricerca in vari contesti internazionali sulle relazioni tra psicopatologia e culture, oltre che sulle metodologie e sui dispositivi psicoterapeutici transculturali. Ha collaborato a lungo con T. Nathan e il Centre Georges Devereux; con Piero Coppo e il collettivo multidisciplinare ORISS. Collabora attualmente con i colleghi della McGill University (Montreal) e con la rete internazionale di Cultural Psychiatry.

    Autore o co-autore di numerosi articoli e saggi anche in volume; tra questi: Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica, 2010; Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica, 2017. Ha tradotto, curato e co-curato i volumi: T. Nathan, Princìpi di etnopsicoanalisi (1997); T. Nathan, I. Stengers, Medici e stregoni (1997); T. Nathan, P. Pichot, Quale avvenire per la psicopatologia e per la psicoterapia?, 1998; G. Devereux, Saggi di etnopsichiatria generale, 2007. L. Kirmayer, J. Guzder, C. Rousseau (eds), Consultazione culturale. L’incontro con l’altro nella cura della salute mentale, 2020.

Barbara Mamone

Psicologa, psicoterapeuta, ha da sempre lavorato in contesti istituzionali: Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Torino 2 dal 1999, in Centro Salute Mentale, DH territoriale, ambulatorio psichiatrico presso il carcere delle Vallette, il Servizio di Liaison Ospedaliera dove attualmente opera in qualità di specialista ambulatoriale. Dal 2004 si è specializzata in interventi di promozione della salute nell’ambito delle malattie infettivologiche e di psicoterapia rivolti a popolazione migrante. Ha ottenuto la specializzazione presso la scuola di Psicologia Clinica della facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino e concluso un percorso di formazione di 4 anni presso la Libera Scuola di Terapia Analitica di Milano. Nel 2009-2010 ha frequentato il corso annuale in Etnopsichiatria presso il Centre Devereux di Parigi.

  • Curriculum

    Psicologa, psicoterapeuta, ha da sempre lavorato in contesti istituzionali: Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Torino 2 dal 1999, in Centro Salute Mentale, DH territoriale, ambulatorio psichiatrico presso il carcere delle Vallette, il Servizio di Liaison Ospedaliera dove attualmente opera in qualità di specialista ambulatoriale. Dal 2004 si è specializzata in interventi di promozione della salute nell’ambito delle malattie infettivologiche e di psicoterapia rivolti a popolazione migrante. Ha ottenuto la specializzazione presso la scuola di Psicologia Clinica della facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino e concluso un percorso di formazione di 4 anni presso la Libera Scuola di Terapia Analitica di Milano. Nel 2009-2010 ha frequentato il corso annuale in Etnopsichiatria presso il Centre Devereux di Parigi.

Lelia Pisani

Psicologa, dottore di ricerca in etnoantropologia, lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Socia fondatrice dell’associazione ORISS (Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute), ha contribuito alla costituzione e alle attività di ricerca del Centro Regionale di Medicina Tradizionale di Bandiagara (Mali). Dal 1999 al 2010 è membro del comitato direttivo, e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007), con True M., W. Oumar F., «La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali», Devenir, vol. 17, n. 4, 2005, pp. 287-302; e «Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali», Child development, vol. 72, 1451-1466, 2001. «Due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre» in Adolescenza e Psicoanalisi, anno VI- n. 1 e nel 2015, «Identità meticce: le vicissitudini della costruzione identitaria nei giovani migranti», in Minori o giovani adulti migranti? Nuovi dispositivi clinici tra logiche istituzionali e culturali Marie Rose Moro e Rita FInco (a cura di), L’Harmattan Italia. Tra gli audiovisivi Enfants dogon, (VHS 42 min.), Produzione Istituto di psicologia del CNR, Roma, Realizzazione Etabeta, Roma 1983; La tente de Rahamatou, (VSS 15 min.) Produzione Istituto di Psicologia del CNR Roma, Realizzazione Etabeta Roma 1985. Con Piero Coppo, Juru: possessione Bwa (2009).

  • Curriculum

    Psicologa, formazione in psicoterapia della gestalt con I. Bloomberg e IBTG di Torino, dottore di ricerca in etnoantropologia, dal 1977 lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Collabora in attività e progetti di ricerca con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Dal 1999 al 2010 è stata membro del comitato direttivo e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007) con True M., W. Oumar F., La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali (2005), e Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali, Child development (2001).


    Etnopsichiatria I (Lelia Pisani, lezione 10.01.2014)

     lelia.pisani@centrosagara.it

Francesca Vallarino Gancia

Psicologa, psicoterapeuta, è socia fondatrice dell’Associazione Mamre onlus ed è direttrice del Centro Mamre a Torino dove svolge attività clinica a sostegno di famiglie migranti e attività di formazione di formazione con insegnanti, operatori sociosanitari. Svolge attività di ricerca in Italia e all’estero (Uganda, Kosovo, Nigeria). Dal 2005 al 2007 ha partecipato alla Missione Etnologica Italiana in Africa Equatoriale dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Antropologiche. È autrice del Film documentario di denuncia contro la tratta delle donne nigeriane Viaggio di non ritorno (2002) di numerosi filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa in Uganda, nella zona dei Grandi Laghi (2004) e Diario di un viaggio di un laboratorio espressivo nelle classi elementari della scuola Gabelli. Ha effettuato documentazioni fotografiche sui guaritori tradizionali e sulle popolazioni del Rwenzori in Uganda (2008).

  • Curriculum

    Psicologa, specializzazione in psicoterapia all’Accademia in Psicoterapia Relazionale-Sistemica di Torino (direttore M. Andolfi), ha conseguito Master Universitario di II livello in: “Etnopsichiatria: Pianificazione e Interventi in ambito socioculturale e clinico” all’ Università degli Studi di Genova. Presidente dell’associazione Mamre di cui dirige il servizio di aiuto psicologico, psicoterapia ed interventi etnopsichiatrici per migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Interventi di mediazione etnoclinica, consulenze e formazioni a operatori socio sanitari e scolastici.

    Tra le sue pubblicazioni:

    – F. Vallarino Gancia, Migrazione, geopolitica ed etnopsichiatria: un percorso clinico, in Africa e Mediterraneo, semestrale n.2/13 (79) – dicembre 2013

    – L. Pisani, M. Pompili, C. Zavaroni, F. Vallarino Gancia, Nomi e attaccamenti: due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre, in AeP – Adolescenza e psicoanalisi VI – n. 1 2011 MIGRANTI.

    – F. Vallarino Gancia, Rappresentazioni del corpo, della sessualità e dell’affettività in donne vittime della tratta, in Equal Li.fe Libertà Femminile, febbraio 2005

    – F. Vallarino Gancia, Famiglie straniere. Il ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri nella nostra società, in BAB – Passaggi e Passaggi Interculturali, N.2 Anno 1 – Luglio 2004

    Tra le sue produzioni filmiche:

    – Viaggio di non ritorno, sulla tratta delle donne nigeriane, 2002

    – Diario di un viaggio, Laboratori nelle classi elementari, 2008

    – Filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa nella regione dei Grandi Laghi in Uganda e filmati e archivio fotografico sui guaritori e sistemi di cura tradizionali nella regione del Rwenzori in Uganda 2006.


     fvallarinogancia@gmail.com



Valerio Petrarca

è professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Antropologia culturale e Antropologia e processi di integrazione socio-culturale. Ambiti di ricerca privilegiati: le culture popolari del Mediterraneo in età moderna e contemporanea; i dinamismi culturali e religiosi nell’Africa a Sud del Sahara; la condizione dei migranti africani in Europa; le teorie e la storia delle discipline antropologiche. È presidente di «Terra di Incontro ONLUS», un’associazione che ha per scopo la conoscenza dei migranti e la ricerca delle forme di comunicazione tra le società in contatto. È stato referente per il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Napoli «Federico II» del progetto Genti in dialogo, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI 2007-2013); è referente di Ateneo del progetto S.I.R.C. Servizi Interculturali Regione Campania, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020). Ha insegnato come professore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (nel 2012) e alla Fondation Maison des Sciences de L’Homme, nelle sedi di Montpellier (nel 2014) e di Parigi (2014 e 2016). Tra le sue monografie: Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, Sellerio, Palermo 1988; Pagani e cristiani nell’Africa nera, Sellerio, Palermo 2000; Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa d’Avorio, Viella, Roma 2000; I pazzi di Grégoire, Sellerio, Palermo 2008 (terza edizione 2016).

  • Curriculum

    è professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Antropologia culturale e Antropologia e processi di integrazione socio-culturale. Ambiti di ricerca privilegiati: le culture popolari del Mediterraneo in età moderna e contemporanea; i dinamismi culturali e religiosi nell’Africa a Sud del Sahara; la condizione dei migranti africani in Europa; le teorie e la storia delle discipline antropologiche. È presidente di «Terra di Incontro ONLUS», un’associazione che ha per scopo la conoscenza dei migranti e la ricerca delle forme di comunicazione tra le società in contatto. È stato referente per il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Napoli «Federico II» del progetto Genti in dialogo, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI 2007-2013); è referente di Ateneo del progetto S.I.R.C. Servizi Interculturali Regione Campania, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020). Ha insegnato come professore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (nel 2012) e alla Fondation Maison des Sciences de L’Homme, nelle sedi di Montpellier (nel 2014) e di Parigi (2014 e 2016). Tra le sue monografie: Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, Sellerio, Palermo 1988; Pagani e cristiani nell’Africa nera, Sellerio, Palermo 2000; Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa d’Avorio, Viella, Roma 2000; I pazzi di Grégoire, Sellerio, Palermo 2008 (terza edizione 2016).

Il comitato scientifico

Il Comitato scientifico è composto da Piero Coppo (Direttore), Laura Faranda, Carlo Maci, Lelia Pisani, Mario Rossi Monti (Presidente), Francesca Vallarino Gancia.


Laura Faranda

È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 

Si occupa di antropologia del mondo antico, antropologia simbolica e di genere, antropologia dei processi migratori, psichiatria coloniale, etnopsichiatria e antropologia religiosa.

Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.

Tra le sue pubblicazioni: con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).

  • Curriculum

    È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 


    Tra i suoi percorsi di ricerca: l’antropologia del mondo antico; l’antropologia simbolica, con particolare attenzione al rapporto tra corpo e identità di genere; l’antropologia dei processi migratori, con particolare attenzione a specifici contesti del sud d’Italia e dell’Africa mediterranea (Tunisia); l’antropologia della mediazione scolastica nelle seconde generazioni di studenti stranieri inseriti nelle scuole italiane; la psichiatria coloniale; l’antropologia religiosa e le forme cultuali confraternali (Tunisia); l’etnopsichiatria e la mediazione etnoclinica.


    Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.


    È membro della SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Storia, Antropologia, Religioni” (“Sapienza” Università di Roma). È referente delegata dal Rettore dell’Ateneo “Sapienza” per le relazioni con la Tunisia.


    Tra le sue pubblicazioni: Le lacrime degli eroi. Pianto e identità nella Grecia antica (1992); Dimore del corpo. Profili dell’identità femminile nella Grecia classica (1996); con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Non uno di meno. Diari minimi per un’antropologia della mediazione scolastica (a cura di, 2004, nuova ed. 2018); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).


    Contatti: laura.faranda@uniroma1.it

Carlo Maci

Psichiatra e Psicoterapeuta, dottore di ricerca in Scienze delle Relazioni Umane, si è sempre occupato di psichiatria clinica nelle sue complesse componenti correlate al ricovero come spazio e momento di cura di un Dipartimento di Salute Mentale. Dirigente Medico I livello, ex-aiuto ospedaliero di ruolo, presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, dal 1 dicembre 1992 ad oggi, dal 2001 è membro del Consiglio Direttivo, per la Regione Lazio, della Società Italiana di Psichiatria.

È stato professore incaricato di Psicologia Medica e Psichiatria Clinica presso la Scuola di Specializzazione in Neurologia della II Facoltà di Medicina e Chirurgia, “Sapienza” Università di Roma. Tra le sue pubblicazioni, con B. Callieri, Paranoia. Passione e ragione (2008).

  • Curriculum

    Psichiatra e psicoterapeuta; didatta di Psicologia, Psicoterapia Relazionale e della coppia dal 1997. Dottore di ricerca in Scienze delle Relazioni Umane. Professore incaricato in Clinica Psichiatrica ed Igiene Mentale al II Anno della Scuola per Infermieri Professionali della C.R..I. “Edoardo e V. Agnelli” di Roma (corrispondente all’attuale corso universitario in Scienze Infermieristiche) per gli anni accademici: 1991/92 , 1992/93, 1993/94, 1994/95, 1995/96 e 1996/97. Professore incaricato di Igiene Mentale alla I Scuola di Specializzazione in Psichiatria della I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma negli anni accademici 2000/2001 e 2002/2003. Professore incaricato di Psicologia Medica e di Psichiatria Clinica alla Scuola di Specializzazione in Neurologia della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma, dall’anno 2004 al 2011. Membro del Consiglio Direttivo, per la Regione Lazio, della Società Italiana di Psichiatria, dal 2001 al 2010. Dirigente Medico I livello, ex-aiuto ospedaliero di ruolo, presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, dal 1 dicembre 1992 ad oggi. Per tale incarico si è sempre occupato di psichiatria clinica e di psicopatologia nelle sue complesse componenti correlate al ricovero come spazio e momento di cura di un Dipartimento di Salute Mentale.

    Tra le sue pubblicazioni: con Gaspare Vella, Integrated history in a psychiatric ward, Annali Istituto Superiore di Sanità, Vol. 28, N. 2 (1992), pp. 299-302 e Couple relationship in histerical patients staying in a psychiatric ward, Annali Istituto Superiore di Sanità, Vol. 28, N. 2 (1992), pp.303-308. Determinants of psychiatric impatient admission to general hospital psychiatric wards: an epidemiological study in a region of central Italy, Soc. Psychiatry Psychiatr. Epidemiol., pp.425-431, 1999. Con B. Callieri, Paranoia. Passione e ragione (2008), edizioni Anicia. Per il Dizionario Medico dell’Enciclopedia Italiana Treccani ha scritto e curato la voce “Paranoia”, Roma ottobre 2009. “Il paziente aggressivo in SPDC – Uno studio di 12 anni (1997-2008) – Quali i fattori di rischio?”, pp 51-76, in Matti da non legare, Edizioni Alpes Roma, Dicembre 2009. La figura dello stalker e la “relazione di coppia” con la vittima, Temi Romana, anno LVII, N. 2- 3, maggio-dicembre 2009, pp 415-424.


     carlomaci@libero.it

Lelia Pisani

Psicologa, dottore di ricerca in etnoantropologia, lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Socia fondatrice dell’associazione ORISS (Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute), ha contribuito alla costituzione e alle attività di ricerca del Centro Regionale di Medicina Tradizionale di Bandiagara (Mali). Dal 1999 al 2010 è membro del comitato direttivo, e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007), con True M., W. Oumar F., «La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali», Devenir, vol. 17, n. 4, 2005, pp. 287-302; e «Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali», Child development, vol. 72, 1451-1466, 2001. «Due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre» in Adolescenza e Psicoanalisi, anno VI- n. 1 e nel 2015, «Identità meticce: le vicissitudini della costruzione identitaria nei giovani migranti», in Minori o giovani adulti migranti? Nuovi dispositivi clinici tra logiche istituzionali e culturali Marie Rose Moro e Rita FInco (a cura di), L’Harmattan Italia. Tra gli audiovisivi Enfants dogon, (VHS 42 min.), Produzione Istituto di psicologia del CNR, Roma, Realizzazione Etabeta, Roma 1983; La tente de Rahamatou, (VSS 15 min.) Produzione Istituto di Psicologia del CNR Roma, Realizzazione Etabeta Roma 1985. Con Piero Coppo, Juru: possessione Bwa (2009).

  • Curriculum

    Psicologa, formazione in psicoterapia della gestalt con I. Bloomberg e IBTG di Torino, dottore di ricerca in etnoantropologia, dal 1977 lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Collabora in attività e progetti di ricerca con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Dal 1999 al 2010 è stata membro del comitato direttivo e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007) con True M., W. Oumar F., La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali (2005), e Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali, Child development (2001).


    Etnopsichiatria I (Lelia Pisani, lezione 10.01.2014)

     lelia.pisani@centrosagara.it

Mario Rossi Monti

Mario Rossi Monti, laureato in medicina, specialista in psichiatra, è professore ordinario di Psicologia Clinica nel Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica (Università di Urbino Carlo Bo). Nello stesso Corso di Laurea insegna Psicologia Clinica nei Servizi Psichiatrici.

E’ Socio Fondatore e Membro dell’Esecutivo della Società Italiana per la Psicopatologia, Docente della Scuola di Psicoterapia fenomenologico-dinamica di Firenze. Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) dal 2013 è Presidente del Centro Psicoanalitico di Firenze (CPF). Dal marzo 2011 al marzo 2013 è stato Responsabile della rivista della Società Psicoanalitica Italiana “PSICHE. Rivista di cultura psicoanalitica”. Dirige la collana di “Psicopatologia” della Giovanni Fioriti Editore, la collana «Psicopatologia» della Franco Angeli Editore e la Sezione «Psicopatologia» in Psychomedia . dal 1974 al 1994 ha lavorato come Assistente e Aiuto Psichiatra nei Servizi di Salute Men­tale della Regione Toscana. Ha svolto per molti anni attività di insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università di Siena, nella Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università di Firenze. Insegna in numerose Scuole di Psicoterapia di vario orientamento.

Oltre ad una serie di contributi pubblicati su riviste nazionali, internazionali o su altri volumi ha pubblicato negli ultimi anni: Forme del delirio e psicopatologia (2008), con A. D’Agostino L’Autolesionismo (2009), Paranoia, scienza e pseudoscienza. La conoscenza totale (2009), con F.Piazzalunga Macchine e deliri bizzarri. Psicopatologia dei disturbi dei confini dell’Io (2010), con G. Foresti Esercizi di visioning. Psicoanalisi, psichiatria, istituzioni (2010), M.Rossi Monti (a cura di), Psicopatologia del presente. Crisi della nosografia e nuove forme della clinica (2012), con A. D’Agostino, Il suicidio (2012), con F. Cangiotti, Maestri senza cattedra. Psicopatologia fenomenologica e mondo accademico (2012), Manuale di psichiatria per psicologi (2016).

  • Curriculum

    Mario Rossi Monti, laureato in medicina, specialista in psichiatra, è professore ordinario di Psicologia Clinica nel Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica (Università di Urbino Carlo Bo). Nello stesso Corso di Laurea insegna Psicologia Clinica nei Servizi Psichiatrici.


    E’ Socio Fondatore e Membro dell’Esecutivo della Società Italiana per la Psicopatologia, Docente della Scuola di Psicoterapia fenomenologico-dinamica di Firenze. Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) dal 2013 è Presidente del Centro Psicoanalitico di Firenze (CPF). Dal marzo 2011 al marzo 2013 è stato Responsabile della rivista della Società Psicoanalitica Italiana “PSICHE. Rivista di cultura psicoanalitica”. Dirige la collana di “Psicopatologia” della Giovanni Fioriti Editore, la collana «Psicopatologia» della Franco Angeli Editore e la Sezione «Psicopatologia» in Psychomedia . dal 1974 al 1994 ha lavorato come Assistente e Aiuto Psichiatra nei Servizi di Salute Men­tale della Regione Toscana. Ha svolto per molti anni attività di insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università di Siena, nella Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università di Firenze. Insegna in numerose Scuole di Psicoterapia di vario orientamento.


    Oltre ad una serie di contributi pubblicati su riviste nazionali, internazionali o su altri volumi ha pubblicato negli ultimi anni: Forme del delirio e psicopatologia (2008), con A. D’Agostino L’Autolesionismo (2009), Paranoia, scienza e pseudoscienza. La conoscenza totale (2009), con F.Piazzalunga Macchine e deliri bizzarri. Psicopatologia dei disturbi dei confini dell’Io (2010), con G. Foresti Esercizi di visioning. Psicoanalisi, psichiatria, istituzioni (2010), M.Rossi Monti (a cura di), Psicopatologia del presente. Crisi della nosografia e nuove forme della clinica (2012), con A. D’Agostino, Il suicidio (2012), con F. Cangiotti, Maestri senza cattedra. Psicopatologia fenomenologica e mondo accademico (2012), Manuale di psichiatria per psicologi (2016).

Francesca Vallarino Gancia

Psicologa, psicoterapeuta, è socia fondatrice dell’Associazione Mamre onlus ed è direttrice del Centro Mamre a Torino dove svolge attività clinica a sostegno di famiglie migranti e attività di formazione di formazione con insegnanti, operatori sociosanitari. Svolge attività di ricerca in Italia e all’estero (Uganda, Kosovo, Nigeria). Dal 2005 al 2007 ha partecipato alla Missione Etnologica Italiana in Africa Equatoriale dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Antropologiche. È autrice del Film documentario di denuncia contro la tratta delle donne nigeriane Viaggio di non ritorno (2002) di numerosi filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa in Uganda, nella zona dei Grandi Laghi (2004) e Diario di un viaggio di un laboratorio espressivo nelle classi elementari della scuola Gabelli. Ha effettuato documentazioni fotografiche sui guaritori tradizionali e sulle popolazioni del Rwenzori in Uganda (2008).

  • Curriculum

    Psicologa, specializzazione in psicoterapia all’Accademia in Psicoterapia Relazionale-Sistemica di Torino (direttore M. Andolfi), ha conseguito Master Universitario di II livello in: “Etnopsichiatria: Pianificazione e Interventi in ambito socioculturale e clinico” all’ Università degli Studi di Genova. Presidente dell’associazione Mamre di cui dirige il servizio di aiuto psicologico, psicoterapia ed interventi etnopsichiatrici per migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Interventi di mediazione etnoclinica, consulenze e formazioni a operatori socio sanitari e scolastici.

    Tra le sue pubblicazioni:

    – F. Vallarino Gancia, Migrazione, geopolitica ed etnopsichiatria: un percorso clinico, in Africa e Mediterraneo, semestrale n.2/13 (79) – dicembre 2013

    – L. Pisani, M. Pompili, C. Zavaroni, F. Vallarino Gancia, Nomi e attaccamenti: due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre, in AeP – Adolescenza e psicoanalisi VI – n. 1 2011 MIGRANTI.

    – F. Vallarino Gancia, Rappresentazioni del corpo, della sessualità e dell’affettività in donne vittime della tratta, in Equal Li.fe Libertà Femminile, febbraio 2005

    – F. Vallarino Gancia, Famiglie straniere. Il ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri nella nostra società, in BAB – Passaggi e Passaggi Interculturali, N.2 Anno 1 – Luglio 2004

    Tra le sue produzioni filmiche:

    – Viaggio di non ritorno, sulla tratta delle donne nigeriane, 2002

    – Diario di un viaggio, Laboratori nelle classi elementari, 2008

    – Filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa nella regione dei Grandi Laghi in Uganda e filmati e archivio fotografico sui guaritori e sistemi di cura tradizionali nella regione del Rwenzori in Uganda 2006.


     fvallarinogancia@gmail.com



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