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Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia
Scuola riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione
La Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia SAGARA, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (decreto n. 12A09083, G.U. del 21.08.2012), intende fornire gli strumenti concettuali e pratici che, partendo da una prospettiva psicodinamica, configurano in concreto i possibili terreni operativi dell’etnopsicoterapia. Ha lo scopo di formare specialisti con competenze cliniche per la prevenzione, la diagnosi e la cura del disagio psicologico nei contesti multiculturali che caratterizzano le società contemporanee.
Alla fine del percorso formativo gli psicoterapeuti saranno in grado di lavorare nei contesti iso- e allo-culturali consapevoli delle complessità sociali, culturali e individuali dei soggetti attivi in ogni processo terapeutico. Essi sapranno aprire nell’incontro terapeutico spazi di negoziazione e intervento tra diversità e praticare proficuamente le zone di snodo e gli spazi deputati alla reciprocità intersoggettiva. Gli psicoterapeuti disporranno quindi degli strumenti necessari per poter interagire positivamente anche con sistemi di pensiero, interpretazioni e tecniche provenienti da altri mondi culturali e da chi in quel momento li rappresenta.
Didattica
Il programma formativo della Scuola si articola su 2.400 ore complessive, comprensive delle attività teoriche, teorico-pratiche e di tirocinio.
Al termine di ciascun anno i docenti dei vari corsi effettueranno la verifica del raggiungimento degli obiettivi specifici nella forma che riterranno più idonea (esame orale, scritto, individuale o di gruppo) della quale verrà redatto un verbale. La discussione della tesi conclusiva per il raggiungimento del titolo sarà possibile solo dopo l’ottenimento di una valutazione positiva alle verifiche di fine corso.
I singoli esami sono valutati in 30esimi e la tesi finale in 70esimi.
Gli elaborati di passaggio d’anno sono valutati con giudizio: insufficiente, scarso, sufficiente, discreto, buono, eccellente, ottimo.
I docenti
Iscrizioni
Sagara – Scuola di specializzazione in psicoterapia
indirizzo psicodinamico, orientamento etnopsicoterapeutico
Alla Scuola possono aver accesso i candidati in possesso dei seguenti requisiti: laurea in medicina o in psicologia conseguita in Italia o titolo equipollente, e iscrizione ai relativi albi.
È possibile, inoltre, l’iscrizione con riserva, purché venga conseguito il titolo di abilitazione all’esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all’inizio effettivo del 1° anno di corso e venga presentato il certificato di iscrizione all’Ordine entro 30 giorni dalla data dell’esame di abilitazione sostenuto.
Per accedere alla scuola è necessario sostenere un colloquio di ammissione volto a valutare le motivazioni e le attitudini del candidato.
Alla richiesta di preiscrizione alla Scuola va allegato il proprio curriculm vitae.
Si ricorda che la Scuola è a numero chiuso e prevede un massimo di 20 partecipanti
il costo annuale è di 3.950 euro (esenti IVA) rateizzabili.
Regolamento interno
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA SAGARA
DI INDIRIZZO PSICODINAMICO E ORIENTAMENTO ETNOPSICOTERAPEUTICO
Riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (decreto n. 12A09083, G.U. del 21.08.2012)
Premessa:
La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sagara intende fornire gli strumenti concettuali e pratici che, partendo da una prospettiva psicodinamica, configurano concretamente i possibili terreni operativi dell’etnopsicoterapia.
Ha lo scopo di formare specialisti con competenze cliniche e abilità psicoterapeutiche per la prevenzione, la diagnosi e la cura del disagio psicologico nei contesti multiculturali che caratterizzano le società contemporanee.
Il consiglio dei docenti
Il Consiglio dei docenti è composto da Giuseppe Cardamone, Laura Faranda, Pietro Ferrero, Federica Gamberale, Salvatore Inglese (Direttore), Barbara Mamone, Valerio Petrarca, Lelia Pisani, (Presidente), Francesca Vallarino Gancia.
Giuseppe Cardamone
Medico, Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta.Responsabile del Dipartimento di Coordinamento Tecnico della Salute Mentale e Direttore Unità Operativa di Psichiatria presso l’Azienda USL 9 di Grosseto. Membro di numerose società scientifiche ha presentato i suoi lavori in convegni e conferenze. Svolge attività di docenza in vari contesti formativi. Autore o coautore di articoli su riviste scientifiche è curatore di alcuni volumi tra cui Salute mentale di comunità. F. Angeli, Milano.
Laura Faranda
È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza.
Si occupa di antropologia del mondo antico, antropologia simbolica e di genere, antropologia dei processi migratori, psichiatria coloniale, etnopsichiatria e antropologia religiosa.
Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.
Tra le sue pubblicazioni: con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).
Pietro Ferrero
Laureato in psicologia clinica e delle organizzazioni nel 1989, ha lavorato a lungo nell’ambito della formazione e della progettazione sociale; si è occupato di marketing e tecniche di comunicazione per aziende multinazionali. Dal 2004 al 2009 ha lavorato in Congo, Mali, Senegal e Nepal nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale, occupandosi di interventi psicosociali e di salute comunitaria. Dal 2010 è responsabile del settore “Salute e Migrazione” per l’ONG Comitato di Collaborazione Medica di Torino.
Federica Gamberale
Psicologa-psicoterapeuta specializzata in psicoterapia psicoanalitica a Firenze nel 2007. Formata alla Infant Observation come osservatore partecipante. Lavora per la cooperativa CAT di Firenze, occupandosi della gestione dei conflitti e riduzione del danno in contesti legali e illegali connessi all’uso di sostanze e conducendo colloqui psicologici con adolescenti con problematiche di vario genere. Conduce interventi di elaborazione del lutto con adolescenti a cui è morto un familiare. Come formatrice ha svolto interventi rivolti agli insegnanti di sostegno, agli educatori che operano nell’educativa di strada e nell’ambito della peer-education.
Salvatore Inglese
MD, Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta.
BD Filosofia e Storia. Esperto in Antropologia medica, Etnopsichiatria, Psichiatria transculturale, Psicologia e psicopatologia delle migrazioni. Dirigente medico, Coordinamento Programmazione Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, ASP – Catanzaro.
Ha una lunga esperienza come docente presso varie Università e Scuole di specializzazione in Psicoterapia; è formatore presso Agenzie sanitarie pubbliche e ricercatore, anche sul campo, intorno alle relazioni tra psicopatologia e cultura. Collaboratore di riviste scientifiche: Daedalus; Giornale di storia contemporanea; Il Vaso di Pandora; Narrare i gruppi; Psicoterapia e scienze umane.
Membro del Comitato Scientifico Internazionale Associazione Psicologi Senza Frontiere.
Autore o coautore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Barbara Mamone
Psicologa, psicoterapeuta, ha da sempre lavorato in contesti istituzionali: Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Torino 2 dal 1999, in Centro Salute Mentale, DH territoriale, ambulatorio psichiatrico presso il carcere delle Vallette, il Servizio di Liaison Ospedaliera dove attualmente opera in qualità di specialista ambulatoriale. Dal 2004 si è specializzata in interventi di promozione della salute nell’ambito delle malattie infettivologiche e di psicoterapia rivolti a popolazione migrante. Ha ottenuto la specializzazione presso la scuola di Psicologia Clinica della facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino e concluso un percorso di formazione di 4 anni presso la Libera Scuola di Terapia Analitica di Milano. Nel 2009-2010 ha frequentato il corso annuale in Etnopsichiatria presso il Centre Devereux di Parigi.
Lelia Pisani
Psicologa, dottore di ricerca in etnoantropologia, lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Socia fondatrice dell’associazione ORISS (Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute), ha contribuito alla costituzione e alle attività di ricerca del Centro Regionale di Medicina Tradizionale di Bandiagara (Mali). Dal 1999 al 2010 è membro del comitato direttivo, e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007), con True M., W. Oumar F., «La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali», Devenir, vol. 17, n. 4, 2005, pp. 287-302; e «Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali», Child development, vol. 72, 1451-1466, 2001. «Due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre» in Adolescenza e Psicoanalisi, anno VI- n. 1 e nel 2015, «Identità meticce: le vicissitudini della costruzione identitaria nei giovani migranti», in Minori o giovani adulti migranti? Nuovi dispositivi clinici tra logiche istituzionali e culturali Marie Rose Moro e Rita FInco (a cura di), L’Harmattan Italia. Tra gli audiovisivi Enfants dogon, (VHS 42 min.), Produzione Istituto di psicologia del CNR, Roma, Realizzazione Etabeta, Roma 1983; La tente de Rahamatou, (VSS 15 min.) Produzione Istituto di Psicologia del CNR Roma, Realizzazione Etabeta Roma 1985. Con Piero Coppo, Juru: possessione Bwa (2009).
Francesca Vallarino Gancia
Psicologa, psicoterapeuta, è socia fondatrice dell’Associazione Mamre onlus ed è direttrice del Centro Mamre a Torino dove svolge attività clinica a sostegno di famiglie migranti e attività di formazione di formazione con insegnanti, operatori sociosanitari. Svolge attività di ricerca in Italia e all’estero (Uganda, Kosovo, Nigeria). Dal 2005 al 2007 ha partecipato alla Missione Etnologica Italiana in Africa Equatoriale dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Antropologiche. È autrice del Film documentario di denuncia contro la tratta delle donne nigeriane Viaggio di non ritorno (2002) di numerosi filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa in Uganda, nella zona dei Grandi Laghi (2004) e Diario di un viaggio di un laboratorio espressivo nelle classi elementari della scuola Gabelli. Ha effettuato documentazioni fotografiche sui guaritori tradizionali e sulle popolazioni del Rwenzori in Uganda (2008).
Valerio Petrarca
è professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Antropologia culturale e Antropologia e processi di integrazione socio-culturale. Ambiti di ricerca privilegiati: le culture popolari del Mediterraneo in età moderna e contemporanea; i dinamismi culturali e religiosi nell’Africa a Sud del Sahara; la condizione dei migranti africani in Europa; le teorie e la storia delle discipline antropologiche. È presidente di «Terra di Incontro ONLUS», un’associazione che ha per scopo la conoscenza dei migranti e la ricerca delle forme di comunicazione tra le società in contatto. È stato referente per il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Napoli «Federico II» del progetto Genti in dialogo, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI 2007-2013); è referente di Ateneo del progetto S.I.R.C. Servizi Interculturali Regione Campania, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020). Ha insegnato come professore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (nel 2012) e alla Fondation Maison des Sciences de L’Homme, nelle sedi di Montpellier (nel 2014) e di Parigi (2014 e 2016). Tra le sue monografie: Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, Sellerio, Palermo 1988; Pagani e cristiani nell’Africa nera, Sellerio, Palermo 2000; Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa d’Avorio, Viella, Roma 2000; I pazzi di Grégoire, Sellerio, Palermo 2008 (terza edizione 2016).
Il comitato scientifico
Il Comitato scientifico è composto da Ornella Corazza (garante), Laura Faranda, Salvatore Inglese (direttore), Carlo Maci, Lelia Pisani, Francesca Vallarino Gancia.
Ornella Corazza
Professore Ordinario di Psicologia Clinica e Direttrice del nuovo Addiction Science Lab presso l'Università degli Studi di Trento. I risultati del suo lavoro sono stati presentati in oltre 300 pubblicazioni scientifiche e vari libri in materia di dipendenze. Il suo impegno accademico è stato riconosciuto con vari premi, incluso l’Innovation and Change Award da parte del Ministero della Salute dell’Arabia Saudita (2024) e il prestigioso European Health Award (2013). La Professoressa Corazza è Presidente della Società internazionale per lo Studio delle Droghe Emergenti (ISSED) e Editor-in-Chief dell'International Journal for Emerging Trends in Drugs, Addictions, and Health (Elsevier). Svolge il ruolo di consulente per le Nazioni Unite e vari Governi a livello internazionale.
Curriculum
Laura Faranda
È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza.
Si occupa di antropologia del mondo antico, antropologia simbolica e di genere, antropologia dei processi migratori, psichiatria coloniale, etnopsichiatria e antropologia religiosa.
Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.
Tra le sue pubblicazioni: con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).
Carlo Maci
Psichiatra e Psicoterapeuta, dottore di ricerca in Scienze delle Relazioni Umane, si è sempre occupato di psichiatria clinica nelle sue complesse componenti correlate al ricovero come spazio e momento di cura di un Dipartimento di Salute Mentale. Dirigente Medico I livello, ex-aiuto ospedaliero di ruolo, presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, dal 1 dicembre 1992 ad oggi, dal 2001 è membro del Consiglio Direttivo, per la Regione Lazio, della Società Italiana di Psichiatria.
È stato professore incaricato di Psicologia Medica e Psichiatria Clinica presso la Scuola di Specializzazione in Neurologia della II Facoltà di Medicina e Chirurgia, “Sapienza” Università di Roma. Tra le sue pubblicazioni, con B. Callieri, Paranoia. Passione e ragione (2008).
Lelia Pisani
Psicologa, dottore di ricerca in etnoantropologia, lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Socia fondatrice dell’associazione ORISS (Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute), ha contribuito alla costituzione e alle attività di ricerca del Centro Regionale di Medicina Tradizionale di Bandiagara (Mali). Dal 1999 al 2010 è membro del comitato direttivo, e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007), con True M., W. Oumar F., «La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali», Devenir, vol. 17, n. 4, 2005, pp. 287-302; e «Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali», Child development, vol. 72, 1451-1466, 2001. «Due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre» in Adolescenza e Psicoanalisi, anno VI- n. 1 e nel 2015, «Identità meticce: le vicissitudini della costruzione identitaria nei giovani migranti», in Minori o giovani adulti migranti? Nuovi dispositivi clinici tra logiche istituzionali e culturali Marie Rose Moro e Rita FInco (a cura di), L’Harmattan Italia. Tra gli audiovisivi Enfants dogon, (VHS 42 min.), Produzione Istituto di psicologia del CNR, Roma, Realizzazione Etabeta, Roma 1983; La tente de Rahamatou, (VSS 15 min.) Produzione Istituto di Psicologia del CNR Roma, Realizzazione Etabeta Roma 1985. Con Piero Coppo, Juru: possessione Bwa (2009).
Francesca Vallarino Gancia
Psicologa, psicoterapeuta, è socia fondatrice dell’Associazione Mamre onlus ed è direttrice del Centro Mamre a Torino dove svolge attività clinica a sostegno di famiglie migranti e attività di formazione di formazione con insegnanti, operatori sociosanitari. Svolge attività di ricerca in Italia e all’estero (Uganda, Kosovo, Nigeria). Dal 2005 al 2007 ha partecipato alla Missione Etnologica Italiana in Africa Equatoriale dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Antropologiche. È autrice del Film documentario di denuncia contro la tratta delle donne nigeriane Viaggio di non ritorno (2002) di numerosi filmati etnografici sui riti di possessione Kubandwa in Uganda, nella zona dei Grandi Laghi (2004) e Diario di un viaggio di un laboratorio espressivo nelle classi elementari della scuola Gabelli. Ha effettuato documentazioni fotografiche sui guaritori tradizionali e sulle popolazioni del Rwenzori in Uganda (2008).