Mediazione Etnoclinica

Corso di formazione in mediazione etnoclinica

X edizione del

Corso di formazione in mediazione etnoclinica

Anno 2024


Il corso erogherà 50 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie


Saranno considerate iscritte le prime 25 persone che invieranno il modulo di iscrizione compilato e che avranno versato la I rata di €300,00 a conferma della propria iscrizione.

(prima di pagare la quota assicurarsi di rientrare tra le persone iscritte scrivendo a corsomec@centrosagara.it).



Scarica e compila il modulo di iscrizione al corso


Modulo Iscrizione MEC 2024

I docenti


Stefano Bartoletti

Laureato in filosofia e psicosociologia, è responsabile del settore prevenzione e dipendenze della cooperativa sociale CAT (Firenze); ha svolto attività di consulenza e coordinamento per la prevenzione e la riduzione del danno da tossicodipendenze; ha una esperienza professionale pluriennale nel lavoro preventivo, nei SERT, nei centri diurni. È formatore senior in progetti FSE, membro del Direttivo CNND (Coordinamento Nazionale Nuove Droghe) e collaboratore tecnico del Consorzio NOVA Onlus.

Laura Faranda

È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 

Si occupa di antropologia del mondo antico, antropologia simbolica e di genere, antropologia dei processi migratori, psichiatria coloniale, etnopsichiatria e antropologia religiosa.

Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.

Tra le sue pubblicazioni: con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).

  • Curriculum

    È professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università di Roma “Sapienza. 


    Tra i suoi percorsi di ricerca: l’antropologia del mondo antico; l’antropologia simbolica, con particolare attenzione al rapporto tra corpo e identità di genere; l’antropologia dei processi migratori, con particolare attenzione a specifici contesti del sud d’Italia e dell’Africa mediterranea (Tunisia); l’antropologia della mediazione scolastica nelle seconde generazioni di studenti stranieri inseriti nelle scuole italiane; la psichiatria coloniale; l’antropologia religiosa e le forme cultuali confraternali (Tunisia); l’etnopsichiatria e la mediazione etnoclinica.


    Ha anche condotto ricerche sul campo in Italia, Senegal, Mali e Tunisia.


    È membro della SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Storia, Antropologia, Religioni” (“Sapienza” Università di Roma). È referente delegata dal Rettore dell’Ateneo “Sapienza” per le relazioni con la Tunisia.


    Tra le sue pubblicazioni: Le lacrime degli eroi. Pianto e identità nella Grecia antica (1992); Dimore del corpo. Profili dell’identità femminile nella Grecia classica (1996); con B. Callieri, Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (2002); Non uno di meno. Diari minimi per un’antropologia della mediazione scolastica (a cura di, 2004, nuova ed. 2018); Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica (2009); La signora di Blida. Suzanne Taïeb e il presagio dell’etnopsichiatria (2012); Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico (2017); (con S. Minetti), Guardami. Visioni, narrazioni, anatomie del seno (2019).


    Contatti: laura.faranda@uniroma1.it

Lelia Pisani

Psicologa, dottore di ricerca in etnoantropologia, lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Socia fondatrice dell’associazione ORISS (Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute), ha contribuito alla costituzione e alle attività di ricerca del Centro Regionale di Medicina Tradizionale di Bandiagara (Mali). Dal 1999 al 2010 è membro del comitato direttivo, e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007), con True M., W. Oumar F., «La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali», Devenir, vol. 17, n. 4, 2005, pp. 287-302; e «Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali», Child development, vol. 72, 1451-1466, 2001. «Due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre» in Adolescenza e Psicoanalisi, anno VI- n. 1 e nel 2015, «Identità meticce: le vicissitudini della costruzione identitaria nei giovani migranti», in Minori o giovani adulti migranti? Nuovi dispositivi clinici tra logiche istituzionali e culturali Marie Rose Moro e Rita FInco (a cura di), L’Harmattan Italia. Tra gli audiovisivi Enfants dogon, (VHS 42 min.), Produzione Istituto di psicologia del CNR, Roma, Realizzazione Etabeta, Roma 1983; La tente de Rahamatou, (VSS 15 min.) Produzione Istituto di Psicologia del CNR Roma, Realizzazione Etabeta Roma 1985. Con Piero Coppo, Juru: possessione Bwa (2009).

  • Curriculum

    Psicologa, formazione in psicoterapia della gestalt con I. Bloomberg e IBTG di Torino, dottore di ricerca in etnoantropologia, dal 1977 lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Collabora in attività e progetti di ricerca con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Dal 1999 al 2010 è stata membro del comitato direttivo e responsabile del corso etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni, Bambini dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007) con True M., W. Oumar F., La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali (2005), e Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali, Child development (2001).


    Etnopsichiatria I (Lelia Pisani, lezione 10.01.2014)

     lelia.pisani@centrosagara.it

Anna Brambilla

Avvocata e ricercatrice sui temi dell’immigrazione e dell’asilo. Membro del Direttivo dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione si occupa altresì del coordinamento delle attività formative. Collabora come consulente legale con diverse associazioni e cooperative a Milano e in Toscana. Ha contribuito a curare la pubblicazione “Il diritto di asilo tra accoglienza e esclusione” – Edizioni dell’Asino, 2015.

Valerio Petrarca

è professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Antropologia culturale e Antropologia e processi di integrazione socio-culturale. Ambiti di ricerca privilegiati: le culture popolari del Mediterraneo in età moderna e contemporanea; i dinamismi culturali e religiosi nell’Africa a Sud del Sahara; la condizione dei migranti africani in Europa; le teorie e la storia delle discipline antropologiche. È presidente di «Terra di Incontro ONLUS», un’associazione che ha per scopo la conoscenza dei migranti e la ricerca delle forme di comunicazione tra le società in contatto. È stato referente per il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Napoli «Federico II» del progetto Genti in dialogo, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI 2007-2013); è referente di Ateneo del progetto S.I.R.C. Servizi Interculturali Regione Campania, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020). Ha insegnato come professore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (nel 2012) e alla Fondation Maison des Sciences de L’Homme, nelle sedi di Montpellier (nel 2014) e di Parigi (2014 e 2016). Tra le sue monografie: Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, Sellerio, Palermo 1988; Pagani e cristiani nell’Africa nera, Sellerio, Palermo 2000; Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa d’Avorio, Viella, Roma 2000; I pazzi di Grégoire, Sellerio, Palermo 2008 (terza edizione 2016).

  • Curriculum

    è professore ordinario in discipline etno-antropologiche all’Università Federico II di Napoli, dove insegna Antropologia culturale e Antropologia e processi di integrazione socio-culturale. Ambiti di ricerca privilegiati: le culture popolari del Mediterraneo in età moderna e contemporanea; i dinamismi culturali e religiosi nell’Africa a Sud del Sahara; la condizione dei migranti africani in Europa; le teorie e la storia delle discipline antropologiche. È presidente di «Terra di Incontro ONLUS», un’associazione che ha per scopo la conoscenza dei migranti e la ricerca delle forme di comunicazione tra le società in contatto. È stato referente per il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Napoli «Federico II» del progetto Genti in dialogo, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI 2007-2013); è referente di Ateneo del progetto S.I.R.C. Servizi Interculturali Regione Campania, ammesso al finanziamento dei Fondi Europei per Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020). Ha insegnato come professore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (nel 2012) e alla Fondation Maison des Sciences de L’Homme, nelle sedi di Montpellier (nel 2014) e di Parigi (2014 e 2016). Tra le sue monografie: Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, Sellerio, Palermo 1988; Pagani e cristiani nell’Africa nera, Sellerio, Palermo 2000; Messia nero. Stregoneria, cristianesimo e religioni tradizionali in Costa d’Avorio, Viella, Roma 2000; I pazzi di Grégoire, Sellerio, Palermo 2008 (terza edizione 2016).

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