Formazione Mediazione etnoclinica
Presso il Centro Studi Sagara, nel 2020, sarà attivata la VII edizione del Corso di formazione in Mediazione etnoclinica.
Avviso
Il calendario del corso ha subito delle modifiche a causa della pandemia da Covid-19. Se desideri ricevere il programma aggiornato contatta la segreteria.
Titoli di ammissione:
Il Corso è rivolto a:
– laureati (triennali e magistrali) in Antropologia, Filosofia, Giurisprudenza, Infermieristica, Medicina, Psicologia, Scienze della formazione, Scienze dell’educazione, Sociologia e Scienze sociali affini;
– operatori abilitati alla clinica (tecnici della riabilitazione, counsellor, specialisti in medicine complementari);
– insegnanti, mediatori linguistico-culturali, educatori e professionisti che operano negli ambiti della salute, dell’educazione e della giustizia.
Obiettivi formativi del Corso:
Nel mondo plurale della globalizzazione, si moltiplicano gli incontri-scontri tra persone che rappresentano culture, universi, gruppi e popoli diversi. La questione della comunicazione interculturale e della decifrazione di territori sempre più complessi per numero e diversità delle offerte e delle risorse, nonché per aree di crisi e di conflitto, diviene così centrale, in particolare per gli operatori implicati nei campi della salute, dell’educazione, della giustizia, dell’assistenza e aiuto verso i settori più svantaggiati e marginali della società.
Per tutti si tratta, innanzitutto, di perfezionare le proprie capacità di negoziatori e mediatori tra diversità; e, poi, di apprendere come ottimizzare e mettere in sinergia i ricorsi alle varie risorse, formali e informali, attive sul territorio dove si è chiamati a operare. Si tratta dunque di acquisire una competenza particolare, quella di chi, a partire dalla propria specifica formazione professionale, è in grado di lavorare in situazioni multidisciplinari e multiculturali, ponendosi negli spazi tra luoghi, lingue e culture, facilitando la comunicazione e il dialogo, collaborando per la soluzione di attriti e conflitti.
Questo vale in tutti i campi dell’operare sociale e in particolare nel campo della salute; campo che non si limita all’ambito medico, ma investe tutti gli altri: quelli dell’educazione, della giustizia, dell’assistenza sociale. La mediazione etnoclinica come è proposta e insegnata in questo corso da specialisti di diverse discipline, dall’antropologia alla sociologia, dalla medicina all’etnopsichiatria, non è una competenza dunque per soli terapeuti, ma per tutti coloro che si trovano o si troveranno a operare per il benessere sociale, per la giustizia, per la soluzione dei conflitti.
Il corso si pone come un’introduzione al dispositivo di mediazione etnoclinica.
Nello specifico gli obiettivi formativi del corso:
– analizzare, in contesti non strettamente clinici, le categorie interpretative del disagio e della sofferenza;
– apprendere a leggere la complessità del territorio e la molteplicità delle risorse, per poter fronteggiare i problemi connessi alla loro non-sinergia;
– dotarsi di strumenti volti a migliorare la pertinenza culturale e la qualità dei servizi sociali, dei sistemi educativi e giuridici e delle prestazioni socio-sanitarie, al fine di ottimizzare il ricorso alle risorse, formali e informali, disponibili sul territorio;
– aiutare i professionisti della salute e dell’educazione a meglio comprendere le problematiche degli utenti, offrendo informazioni e strumenti conoscitivi relativi ai contesti culturali di provenienza;
– apprendere a comunicare chiaramente la logica degli interventi professionali rivolti a persone in crisi anche in contesti alloculturali evitando i malintesi che possono compromettere la presa in carico e la compliance, e a lavorare per facilitare la comunicazione tra attori nei diversi contesti, come la sanità, l’educazione, la giustizia.
– sviluppare competenze per accompagnamenti socio-educativi e socio-sanitari in contesti clinici.
– lavorare come mediatori e diplomatici anche in situazioni cliniche, soprattutto quando terapeuta e paziente appartengano a culture diverse, in modo da contribuire ad attivare, organizzare e ottimizzare prese in carico appropriate e da sostenere la sinergia tra risorse diverse, formali e informali.
Attività formative
L’offerta didattica verrà articolata in 109 ore in 7 week end.
I singoli moduli prevedono in co-presenza docenti in discipline antropologiche, etnopsichiatriche, sociologiche e giuridiche.
Modulo 1. (referente Piero Coppo)
Caratteristiche generali dell’approccio etnopsichiatrico
Nosografie medico-psicologiche e sistemi di cura tradizionali
Oggetti che curano: psicofarmaci, amuleti, feticci
Modulo 2. (referente Stefano Bertoletti
Modelli ed esperienze di servizio a “bassa soglia”
Aspetti socio-culturali del disagio e del consumo di sostanze
Marginalità, vulnerabilità e nuove patologie
Modulo 3. (referente Laura Faranda)
Gli strumenti dell’antropologia: teorie e pratiche
Trasversalità epistemologica dell’esperienza migratoria
Le “identità sospese” di adulti e minori stranieri
Il corpo vissuto: percorsi antropologici nella sofferenza
Modulo 4. (referente Lelia Pisani)
Il dispositivo etnoclinico
Lavorare con il trauma geo-politico, vittime di tratta, di tortura e richiedenti asilo
La mediazione in ambito etnoclinico
La valutazione dell’intervento di mediazione
Modulo 5. (referente Anna Brambilla)
Le categorie giuridiche della protezione internazionale e della migrazione
Percorsi migratori, categorie giuridiche e diritti connessi
Il sistema di accoglienza e il rapporto con il territorio e i servizi territoriali
MSNA e vittime di tratta
Sede e calendario dei corsi
I corsi si terranno con cadenza mensile nel periodo compreso tra marzo e novembre 2020, nei giorni compresi tra venerdì pomeriggio e domenica mattina, per complessive 16 ore a incontro.
A novembre 2020 si terrà un ultimo incontro, con la presenza dei referenti di modulo, per una valutazione del percorso didattico e la presentazione degli elaborati finali.
Sede didattica: i corsi si svolgeranno a Rosalupi, sita in via Montebono 4, Usigliano di Lari, Pisa.
I corsisti fuori sede potranno contattare la segreteria per le opzioni residenziali.
Presentazione domande di ammissione
Le domande di ammissione – che potete scaricare in fondo alla pagina – dovranno pervenire entro il 25 gennaio 2020 via e-mail alla casella: corsomec@centrosagara.it
Alla domanda dovrà essere allegato il curriculum vitae e attività professionali.
Il numero massimo di ammessi è 25, il numero minimo per consentire l’attivazione del corso è di 14.
A ogni preiscritto sarà inviata conferma della realizzazione del corso entro il 1 febbraio 2020 ed entro il 5 febbraiodovrà essere confermata la partecipazione
La I rata andrà versata entro il 15 febbraio 2020.
Quota di iscrizione
La quota di iscrizione al corso è stabilita in € 1.250 e potrà essere versata in 2 rate di pari importo. Il corso va saldato entro la fine di ottobre 2020.
Prova finale e rilascio certificazioni
La partecipazione al 90% delle lezioni consente l’erogazione di 50 crediti ECM
Al termine del corso gli allievi sosterranno una prova di verifica delle conoscenze e competenze acquisite tramite la consegna di un elaborato scritto; ogni allievo sarà seguito da un tutor designato in base al tema scelto. Sulla base dei risultati prodotti e dell’adempimento di frequenza ad almeno l’80% del monte-ore previsto, verrà rilasciata certificazione di frequenza.
Per informazioni: info@centrosagara.it
Tel: 349.4504186
Scarica in fondo alla pagina il programma in pdf
Calendario didattico
marzo – novembre 2020
13-15 marzo 2020
venerdì 13
16.30-19.30 Introduzione al corso
sabato 14
9.00 -13.00 Piero Coppo: caratteristiche dell’approccio etnopsichiatrico.
15.00 -19.30 Laura Faranda caratteristiche dell’approccio antropologico
domenica 15
9.00 -13.30 Lelia Pisani, Lorenzo Coppo: il dispositivo di mediazione etnoclinica
3-5 aprile 2020
venerdì 3
16.30 – 19.30 Laura Faranda – il corpo vissuto: esercizi di ascolto ed etnografie dei momenti di crisi
sabato 4
9.00 -13.00 Valerio Petrarca – Migranti africani a Castel Volturno: testimonianze e storie di vita
15.00 -19.30 Laura Faranda e Valerio Petrarca – laboratorio sulla stesura di relazioni antropologiche
domenica 5
9.00 -11.00 Piero Coppo: nosografie medico-psicologiche e sistemi di cura tradizionali
11.00-13.30 Piero Coppo: oggetti che curano: psicofarmaci, amuleti, feticci
8-9-10 Maggio
venerdì 22
16.30- 19.30 Lelia Pisani: il dispositivo etnoclinico
sabato 23
9.00- 13.00 Lorenzo Coppo: La mediazione etnoclinica, aspetti metodologici
15.00-19.30 Lelia Pisani, Lorenzo Coppo – mediazione etnoclinica – dalla teoria alla pratica
domenica 24
9.00- 13.30 Lorenzo Coppo: mediazione etnoclinica – dalla teoria alla pratica
15 e 16 maggio 2020
Facoltativo: Partecipazione al convegno Etnopsichiatria delle dipendenze (titolo provvisorio)
12-14 giugno
venerdì 12
16.00 – 20.00 Precious Ugiagbe: cultura e lingua/culture o lingue – prospettive dei mediatori
Sabato 13
09.00 – 13.00 Stefano Bertoletti: marginalità, vulnerabilità e nuove patologie: modelli ed esperienze di un servizio a “bassa soglia”
15.00-19.00 Stefano Bertoletti: marginalità, vulnerabilità e nuove patologie: modelli ed esperienze di un servizio a “bassa soglia”
Domenica 14
9.00-13.30 Cristina Zavaroni: la mediazione etnoclinica in un servizio di sostegno psicologico per famiglie e persone migranti
11 e 12 settembre 2020
venerdì 11
9.00- 18.30 Serge Bouznah: la mediazione etnoclinica nel servizio pubblico: un modello francese
Sabato 12
9.00- 18.30 Serge Bouznah: la mediazione etnoclinica nel servizio pubblico: un modello francese
16-18 ottobre 2020
venerdì 16
16.30- 19.30 Anna Brambilla: La mediazione etnoclinica e il contesto giuridico dell’accoglienza.
sabato 17
09.00- 13.00 Lelia Pisani: esercitazione pratica
15.00 – 19.30 Lorenzo Coppo: esercitazione pratica
domenica 18
9.00 -13.30 Lorenzo Coppo: esercitazione pratica
14/15 novembre 2019
Sabato 14
09.00-18.30 Valutazione del percorso didattico; presentazione degli elaborati finali; conclusioni e prospettive.
Domenica 15
09.00-14.00 Valutazione del percorso didattico; presentazione degli elaborati finali; conclusioni e prospettive.